“Dichiarazioni diffamatorie”. Roberto Giorgetti entra nel mirino di alcuni ex membri del Consiglio di Amministrazione di Cassa di Risparmio che lo citano in giudizio per le affermazioni rese durante la trasmissione di Rtv “Carte scoperte” del 10 maggio scorso, “che giungono ad insinuare – sostengono gli ex del Cda - il compimento, da parte nostra, di atti di gestione di Cassa di Risparmio contro legge”. Affermazioni – continuano – non veritiere. Si dicono certi di avere operato correttamente, con senso di responsabilità, e nell’interesse esclusivo di Cassa di Risparmio. “Stigmatizziamo – continuano - come danno per la banca e violazione di legge siano invece causati dal discredito prodotto dalle affermazioni personali di Giorgetti, non supportate dai necessari presupposti di legge, né dalla garanzia dovuta di contraddittorio con gli interessati”.
La replica del capogruppo di Repubblica Futura non si è fatta attendere. Giorgetti comunica di non aver ricevuto avviso di garanzia da parte del Tribunale sammarinese in ordine ad una querela presentata nei suoi confronti da chicchessia e tantomeno da ex membri del Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio. A tutela della sua onorabilità personale e di Consigliere di Repubblica Futura, scrive di aver incaricato oggi stesso di verificare l’esistenza di querela a suo carico e/o di iscrizione nel registro delle notizie di reato presso il Tribunale Unico. All’esito della suddetta verifica – continua - sortiranno le doverose iniziative volte alla tutela dell’onorabilità per la diffusione di notizia falsa ovvero di eventuale divulgazione di notizie assoggettate a riservatezza o comunque segretezza. Evidenzia poi che le affermazioni riportate dalla notizia di stampa con virgolettato, seppure non attribuibili con certezza, si riferiscono al confronto politico avvenuto nel corso di trasmissione televisiva sulla situazione del sistema bancario e finanziario fra i Rappresentanti Consiliari di due partiti politici. Ritiene pertanto che la diffusione della notizia, in quanto ingenerata nel solco di un confronto politico, manifesti i connotati del condizionamento politico che, in quanto tale, in questa sede si censura. Osserva infine che chi stigmatizza eventuali ed ipotetici danni cagionati alla Cassa di Risparmio, alla data della trasmissione non aveva più alcun ruolo alcuno di rappresentanza oltre che di amministrazione della stessa. Giorgetti si riserva ogni più opportuna iniziativa, anche legale.
La replica del capogruppo di Repubblica Futura non si è fatta attendere. Giorgetti comunica di non aver ricevuto avviso di garanzia da parte del Tribunale sammarinese in ordine ad una querela presentata nei suoi confronti da chicchessia e tantomeno da ex membri del Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio. A tutela della sua onorabilità personale e di Consigliere di Repubblica Futura, scrive di aver incaricato oggi stesso di verificare l’esistenza di querela a suo carico e/o di iscrizione nel registro delle notizie di reato presso il Tribunale Unico. All’esito della suddetta verifica – continua - sortiranno le doverose iniziative volte alla tutela dell’onorabilità per la diffusione di notizia falsa ovvero di eventuale divulgazione di notizie assoggettate a riservatezza o comunque segretezza. Evidenzia poi che le affermazioni riportate dalla notizia di stampa con virgolettato, seppure non attribuibili con certezza, si riferiscono al confronto politico avvenuto nel corso di trasmissione televisiva sulla situazione del sistema bancario e finanziario fra i Rappresentanti Consiliari di due partiti politici. Ritiene pertanto che la diffusione della notizia, in quanto ingenerata nel solco di un confronto politico, manifesti i connotati del condizionamento politico che, in quanto tale, in questa sede si censura. Osserva infine che chi stigmatizza eventuali ed ipotetici danni cagionati alla Cassa di Risparmio, alla data della trasmissione non aveva più alcun ruolo alcuno di rappresentanza oltre che di amministrazione della stessa. Giorgetti si riserva ogni più opportuna iniziativa, anche legale.
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