Due mesi di arresto e pagamento delle spese processuali per aver effettuato filler alle labbra ad alcune pazienti senza l'abilitazione necessaria. Si è concluso così a San Marino il primo caso di esercizio abusivo della professione medica relativamente a pratiche estetiche.
Sul Titano, per eseguire questi trattamenti è infatti necessaria una specifica abilitazione ed è su questo che ha ruotato il processo. L'imputato, un 35enne originario della Moldavia ma che vive a San Marino, aveva conseguito - come richiamato dalla sua difesa - il diploma universitario di laurea nel suo paese natale, che aveva successivamente prodotto a San Marino per ottenere riconoscimento e quindi abilitazione.
Cosa che evidentemente non è avvenuta: da qui la segnalazione dell'Ordine dei medici all'Authority sanitaria e successivamente all'autorità giudiziaria. La diversità degli ordinamenti - in Moldavia, come in altri Stati, la laurea conseguita gli avrebbe consentito immediata operatività - ha sicuramente creato confusione, come ha riconosciuto la stessa Procura Fiscale, che però ha chiesto la condanna facendo leva sulla piena consapevolezza del 35enne di non avere ottenuto l'abilitazione.
Sull'iter per ottenere la stessa - alla luce di come sono andate le cose - ha invece puntato la difesa, “ammesso - è stato ribadito - che di intervento medico si tratti”. Il commissario della Legge ha accolto la richiesta della Procura Fiscale. L'imputato, che nel frattempo ha preso in gestione un ristorante, era presente in aula.