Un meccanico corianese è stato vittima di un raggiro. L'artefice un suo conoscente, a cui l'uomo aveva raccontato in un bar di una sua causa civile per questioni di eredità. L'ascoltatore ha coinvolto altre quattro persone per estorcergli dei soldi.
Gli "attori" si sono quindi finti magistrati e ufficiali delle forze dell'ordine in grado di assisterlo nella causa per farlo vincere. Avrebbero ricevuto in totale quasi 500.000 euro dalla vittima finchè, resosi conto della truffa, ha deciso di denunciarli.
Sarebbero arrivati tutti anche all'estorsione pur di avere il denaro, tranne uno che si è finto giudice e su cui pende solo l'accusa di truffa. Degli imputati uno è stato assolto, uno ha patteggiato e due sono deceduti. La sentenza è prevista il 18 luglio.
Gli "attori" si sono quindi finti magistrati e ufficiali delle forze dell'ordine in grado di assisterlo nella causa per farlo vincere. Avrebbero ricevuto in totale quasi 500.000 euro dalla vittima finchè, resosi conto della truffa, ha deciso di denunciarli.
Sarebbero arrivati tutti anche all'estorsione pur di avere il denaro, tranne uno che si è finto giudice e su cui pende solo l'accusa di truffa. Degli imputati uno è stato assolto, uno ha patteggiato e due sono deceduti. La sentenza è prevista il 18 luglio.
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