Acquistava, online, apparecchiature elettroniche e digitali - macchine fotografiche, cellulari, laptop, tablet - garantendo il pagamento attraverso il circuito Paypal e inviando copia della ricevuta tramite il proprio indirizzo di posta elettronica. Peccato che il codice identificativo contenuto nella lettera fosse inesistente, così come i dati anagrafici dell'acquirente. Protagonista della vicenda un cittadino nigeriano regolare sul territorio e incensurato denunciato dalla Polizia di Stato di Forlì per truffa aggravata continuata e resistenza a Pubblico Ufficiale.
All'uomo i poliziotti sono risaliti in seguito alle segnalazioni della Polizia Postale del Lazio raggiunta da diverse denunce per truffa che, pur compiute online, finivano per definirsi sul territorio di Cesena. L'acquirente delle apparecchiature elettroniche, infatti, indicava come indirizzo di consegna una via di Cesena, cambiando di volta in volta il numero civico e facendosi trovare in strada all'arrivo del corriere espresso. In una di queste occasioni gli uomini della Polizia, intervenuti nella via indicata dall'uomo per la consegna, sono riusciti a intercettare il corriere e a fermare il truffatore.
Nella sua abitazione, a Ravenna, è stato rinvenuto altro materiale oggetto di truffe, tra cui un cellulare ed una macchina fotografica oltre a diverse schede telefoniche usate dal cittadino nigeriano per contattare le vittime.
All'uomo i poliziotti sono risaliti in seguito alle segnalazioni della Polizia Postale del Lazio raggiunta da diverse denunce per truffa che, pur compiute online, finivano per definirsi sul territorio di Cesena. L'acquirente delle apparecchiature elettroniche, infatti, indicava come indirizzo di consegna una via di Cesena, cambiando di volta in volta il numero civico e facendosi trovare in strada all'arrivo del corriere espresso. In una di queste occasioni gli uomini della Polizia, intervenuti nella via indicata dall'uomo per la consegna, sono riusciti a intercettare il corriere e a fermare il truffatore.
Nella sua abitazione, a Ravenna, è stato rinvenuto altro materiale oggetto di truffe, tra cui un cellulare ed una macchina fotografica oltre a diverse schede telefoniche usate dal cittadino nigeriano per contattare le vittime.
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