Era ancora minorenne quando lo scorso anno, a marzo, venne sorpresa - dalle Forze dell'Ordine – con una modica quantità di stupefacenti: poco più di un grammo e mezzo di marijuana. Le era stato tuttavia concesso l'esperimento probatorio, presso un esercizio del territorio; il problema è che in ben 2 occasioni era risultata positiva ai drug test a sorpresa. Da qui l'udienza di oggi, davanti al Giudice Battaglino. Il Procuratore del Fisco, nel corso della requisitoria, si è mostrato rammaricato nel vedere una ragazza così giovane alla sbarra, e ha voluto concederle un'altra possibilità, dichiarandosi disponibile – in vista di una possibile concessione del perdono giudiziale – ad un ulteriore periodo di esperimento probatorio, per dimostrare che l'assunzione di stupefacenti fosse terminata. Ma la ragazza ha stupito tutti, declinando l'offerta, ed andando incontro ad una condanna. Il Commissario della Legge ha deciso per 3 mesi di prigionia; concessa comunque la sospensione condizionale e il beneficio della non menzione. Singolare lo svolgimento anche della seconda udienza: un caso di appropriazione indebita. Nessuna traccia, oggi, degli imputati: due campani, rispettivamente ex amministratore e liquidatore di una società, che aveva ricevuto in locazione finanziaria – da una Fiduciaria del Titano - una Porsche Cayman. La lussuosa autovettura, successivamente intestata ad un Istituto di Credito, non era stata restituita. Inevitabile, a quel punto, la messa in mora e la denuncia. Sorprendentemente la Banca non si è costituita parte civile, precludendosi così ogni possibilità di rientrare in possesso della Porsche, che nel frattempo era stata trovata e posta sotto sequestro in una località del Salernitano. Il Giudice ha comunque deciso per il proscioglimento degli imputati, per mancata presentazione della querela nei termini di legge.
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