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Il Giudice Buriani condannato a 2mila euro di multa per diffamazione dell'ex Magistrato Dirigente Pierfelici

Difesa e Procura del Fisco avevano chiesto l'improcedibilità per difetto di querela. Già annunciato il ricorso in Appello

di Luca Salvatori
23 giu 2023

Multa a 20 giorni, pari a duemila euro, pagamento delle spese processuali e non menzione. Questa la condanna decisa dal Commissario della Legge Adriano Saldarelli per il Commissario della Legge Alberto Buriani, nel processo in cui era imputato per diffamazione dell'ex Magistrato Dirigente del Tribunale, Valeria Pierfelici. Al centro del procedimento le dichiarazioni di Buriani nel Consiglio Giudiziario plenario del 19 dicembre 2017, convocato per la decidere sulla revoca dell'incarico all'allora Magistrato Dirigente Valeria Pierfelici, dopo le sue rivelazioni di poche settimane prima in commissione Affari di Giustizia, in cui aveva espresso considerazioni gravissime su numerosi magistrati suoi sottoposti. A Buriani aveva attribuito una relazione con Stefania Lazzari, moglie all'epoca del Direttore di Banca Cis Daniele Guidi. Il magistrato imputato, che oggi ha reso una dichiarazione spontanea, ha smentito, aggiungendo di non aver mai avuto un ruolo in processi in cui era coinvolta la donna o suoi affini. Ha poi chiarito di aver motivato il suo parere positivo alla rimozione di Valeria Pierfelici dall'incarico di Magistrato Dirigente, sottolineando come la stessa avesse contatti frequenti con il Direttore di “Giornalesm” Marco Severini, definito dall'imputato 'distributore di notizie false' spesso inerenti magistrati del tribunale. L'imputato ha inoltre ribadito, come già detto nel Consiglio Giudiziario Plenario del 19 dicembre 2017, che Severini non ha mai perso nelle sue numerose cause civili, eccetto una in cui lui stesso aveva ammesso gli addebiti contestati. La difesa di Buriani ha chiesto l'assoluzione per l'insindacabilità delle opinioni espresse dai membri del Consiglio Giudiziario Plenario ma in via prioritaria ha richiamato, così come il PF Roberto Cesarini, la questione dell'improcedibilità per la mancanza della querela, elemento essenziale nella diffamazione. Subito dopo la condanna, la difesa del Giudice Buriani – che attualmente è sospeso dall'incarico per un procedimento disciplinare - ha preannunciato il ricorso in appello.





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