Proseguono le indagini per accertare le responsabilità della nube tossica alla piscina dei Tavolucci. L'accusa è di disastro colposo. L'ipotesi più accreditata, al momento, è quella di un errore umano nel conferimento di prodotto per il trattamento delle acque. La notizia, anche per la presenza di 10 bambini dell'asilo, è rimbalzata fuori confine. I piccoli – visitati martedì negli ambulatori di pediatria - stanno tutti bene. Hanno invece risentito delle esalazioni 15 adulti e un minore, che si sono rivolti al Pronto Soccorso con sintomi respiratori e irritazioni oculari. Sono stati tutti dimessi nell'arco della stessa giornata, a eccezione di una donna, tuttora in osservazione nel reparto di Semintensiva.
Massima la vicinanza alle famiglie di Cons e Segretario di Stato Teodoro Lonfernini, che ringraziano sanitari e personale sportivo per aver agito con efficienza e tempestività. “Adesso – afferma Lonfernini - seguiremo l'attività di indagine. Una volta chiarito quell'aspetto, è logico che dovremo avere una maggiore attenzione negli strumenti e nel materiale che utilizziamo all'interno delle nostre strutture sportive”. La piscina è stata posta sotto sequestro. Un evento simile si verificò anche nel 2015, e da allora è stata cambiata la ditta di trattamento dell'acqua. “Analizzeremo tutte le procedure e metteremo in atto quei dispositivi in grado di garantire ancor di più la sicurezza che comunque c'è già” - assicura il Segretario Generale del Comitato Olimpico Nazionale Sammarinese Eros Bologna. “L'errore umano è imprevedibile, ma ovviamente si cercherà di fare sempre meglio e di mettere più in protezione”.
Nel frattempo il CONS attende l'esito delle verifiche, e si riserva ogni più opportuna iniziativa a tutela di utenti, collaboratori e della propria immagine. “Valuteremo i passi da fare” - continua Bologna, che chiarisce: “Non è né il luogo né il momento per anticipare nulla, però ovviamente non staremo a guardare”. “Sono fatti che possono avere conseguenze gravi, per cui prendo molto seriamente questa cosa” – commenta Lonfernini. “ Oggi la fortuna ci ha assistito, nel 2015 altrettanto. Non può riaccadere nella maniera più assoluta”.