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Inchiesta Tavolucci: intossicazione piscina, si fa strada l'ipotesi dell'errore umano

di Monica Fabbri
30 nov 2022
Nel servizio Teodoro Lonfernini ed Eros Bologna
Nel servizio Teodoro Lonfernini ed Eros Bologna

Proseguono le indagini per accertare le responsabilità della nube tossica alla piscina dei Tavolucci. L'accusa è di disastro colposo. L'ipotesi più accreditata, al momento, è quella di un errore umano nel conferimento di prodotto per il trattamento delle acque. La notizia, anche per la presenza di 10 bambini dell'asilo, è rimbalzata fuori confine. I piccoli – visitati martedì negli ambulatori di pediatria - stanno tutti bene. Hanno invece risentito delle esalazioni 15 adulti e un minore, che si sono rivolti al Pronto Soccorso con sintomi respiratori e irritazioni oculari. Sono stati tutti dimessi nell'arco della stessa giornata, a eccezione di una donna, tuttora in osservazione nel reparto di Semintensiva.

Massima la vicinanza alle famiglie di Cons e Segretario di Stato Teodoro Lonfernini, che ringraziano sanitari e personale sportivo per aver agito con efficienza e tempestività. “Adesso – afferma Lonfernini - seguiremo l'attività di indagine. Una volta chiarito quell'aspetto, è logico che dovremo avere una maggiore attenzione negli strumenti e nel materiale che utilizziamo all'interno delle nostre strutture sportive”. La piscina è stata posta sotto sequestro. Un evento simile si verificò anche nel 2015, e da allora è stata cambiata la ditta di trattamento dell'acqua. “Analizzeremo tutte le procedure e metteremo in atto quei dispositivi in grado di garantire ancor di più la sicurezza che comunque c'è già” - assicura il Segretario Generale del Comitato Olimpico Nazionale Sammarinese Eros Bologna. “L'errore umano è imprevedibile, ma ovviamente si cercherà di fare sempre meglio e di mettere più in protezione”.

Nel frattempo il CONS attende l'esito delle verifiche, e si riserva ogni più opportuna iniziativa a tutela di utenti, collaboratori e della propria immagine. “Valuteremo i passi da fare” - continua Bologna, che chiarisce: “Non è né il luogo né il momento per anticipare nulla, però ovviamente non staremo a guardare”. “Sono fatti che possono avere conseguenze gravi, per cui prendo molto seriamente questa cosa” – commenta Lonfernini. “ Oggi la fortuna ci ha assistito, nel 2015 altrettanto. Non può riaccadere nella maniera più assoluta”.






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