"Non volevo uccidere. Ho solo cercato di raggiungerli per recuperare il numero di targa, visto che il ragazzo mi aveva dato un colpo allo specchietto del furgone". Lo ha raccontato al gip, questa mattina durante l'udienza di convalida dell'arresto al carcere "Lorusso e Cotugno" di Torino, Maurizio De Giulio, il 51enne che domenica ha travolto una coppia di fidanzati in moto sulla statale di Condove. Il gip si è riservato di decidere. Per la Procura di Torino è stato omicidio volontario. Non un incidente. L' uomo non ha schiacciato il freno. Al contrario: ha accelerato e ha fatto lo slalom tra le auto in coda per raggiungerli. Lì, sull'asfalto della strada statale di Condove, località Gravio, non c'è alcun segno di frenata: né del van né della due ruote. "Lo evidenziano un video registrato da un impianto di sorveglianza della zona, i rilievi fotografici e planimetrici, l'analisi dello stato e dei danni riportati dai veicoli coinvolti nello scontro e sequestrati", scrive, in una nota, il Procuratore Capo di Torino Armando Spataro. La Procura ha chiesto al giudice, anche sulla base delle testimonianze di sei persone presenti sul luogo dello scontro, la convalida dell'arresto e l'applicazione nei confronti di De Giulio della misura cautelare in carcere per i reati di omicidio volontario di Elisa Ferrero, e di lesioni volontarie gravi in danno di Matteo Penna, aggravata anche dall'aver agito per futili motivi. Forse una mancata precedenza all'origine della lite. L'uomo, risultato positivo all'alcol test, dopo la lite, li avrebbe seguiti e schiacciati contro il guard-rail. Elisa, 27enne di Moncalieri, è morta sul colpo. Matteo, torinese di 29 anni, è ora ricoverato all'ospedale Cto e lotta per rimanere in vita.
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