Un processo che, nelle sue fasi preliminari, è già diventato maxi: la difesa infatti ha chiamato ben 59 testimoni a deporre in aula, tra cui nomi eccellenti come gli ex segretari alla Sanità Sante Canducci, Romeo Morri, Mauro Chiaruzzi e Claudio Podeschi. Il rinvio a giudizio per i due funzionari è arrivato alla fine del 2012, ma erano stati chiamati in causa lo scorso autunno dalla commissione antimafia, che fece esplodere la bomba in Consiglio Grande e Generale. Nell'indagare sulla Fincapital e sui cantieri edili facenti capo all'avvocato e notaio Livio Bacciocchi, che a sua volta è imputato in questo processo, i commissari avevano messo nero su bianco quella che avevano definito una “consolidata pratica illecita”, da parte di pubblici funzionari che, per l'accusa, prendevano mazzette per eludere i controlli nei cantieri di San Marino. Giravano bustarelle dai 500 ai 1200 euro. A giudizio, assieme ai due dipendenti e a Livio Bacciocchi, ci saranno l'avvocato Maurizio Proietti, che nella relazione della commissione veniva indicato come colui che consegnava le bustarelle, e gli imprenditori edili Michel Philippe Burgagni, Marco Mini e Laura Zanetti. Sarà il giudice Alberto Buriani, alla prima udienza, a decidere quali e quanti testimoni ammettere, e probabilmente a fissare anche un calendario delle udienze. Alcuni particolari curiosi sono già emersi quando si è saputo del rinvio a giudizio dei due funzionari: uno di loro, per giustificare i soldi in più presi, aveva riferito che si trattava di compensi per una sua presunta seconda attività come mago. Chissà se manterrà questa linea difensiva.
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