Già fissate le prossime 4 udienze del processo che vede imputati i due funzionari dell'ex Servizio di igiene ambientale Paolo Berardi e Davide Mularoni, gli avvocati Livio Bacciocchi e Maurizio Proietti e gli imprenditori edili, all'epoca, Marco Mini, Laura Zanetti e Michel Philippe Burgagni. Quest'ultimo, assieme all'avvocato Proietti, erano assenti: per evitare che venissero dichiarati contumaci il giudice Buriani ha disposto un'udienza preliminare il 18 novembre. Poi si tornerà in aula il 19, 20, 25 e 26 novembre. L'avvocato Belluzzi, in difesa di Burgagni, ha riferito che questi è sottoposto ad un programma di protezione testimoni. La difesa ha dato subito battaglia, l'avvocato Sabatini, per conto di Bacciocchi, ha contestato il fatto che gli atti della commissione consiliare d'inchiesta, da cui ha avuto origine il processo, sono rimasti secretati. L'avvocato Petrillo ha ricordato una sua formale richiesta al magistrato dirigente per potervi accedere, rimasta però senza risposta. Tra i numerosi testi richiesti dalla difesa, c'erano anche i commissari parlamentari, il giudice ha deciso di non ammetterli, poi ha chiesto all'avvocato Petrillo di meglio circostanziare la sua maxi lista di 59 testimoni, dunque non è scontato che verranno uditi tutti. L'avvocato riminese, al termine dell'udienza, ha puntualizzato che non rilascerà alcuna dichiarazione alla stampa su questo processo, se non in aula. Contestata anche la costituzione di parte civile della Csdl (la Cdls non l'ha presentata, anche se il segretario generale Marco Tura è chiamato come teste), accolta invece dal giudice assieme a quella dell'Eccellentissima Camera. L'avvocato Gianna Burgagni, nel sostenere le tesi sindacali, ha ricordato un infortunio sul lavoro avvenuto in uno dei cantieri oggetto del processo, con l'infortunato che riportò il 90% dell'invalidità. Circa gli atti della commissione, il giudice Buriani ha puntualizzato che le conclusioni cui è giunta sono prive di rilevanza processuale, eccezion fatta per la notizia criminis, sulla cui fondatezza ha indagato l'inquirente, acquisendo prove in contraddittorio, fino ad arrivare al rinvio a giudizio.
Francesca Biliotti
12.30 - Iniziato il processo per corruzione a carico dei dipendenti dell'ex servizio di igiene ambientale
Solo posti in piedi stamattina all'avvio del processo a carico di Paolo Berardi e Davide Mularoni, accusati di corruzione. Accanto a loro sul banco degli imputati l'avvocato Livio Bacciocchi e gli imprenditori edili, all'epoca dei fatti, Marco Mini e Laura Zanetti. Assenti invece gli ultimi due imputati, Michel Philippe Burgagni e l'avvocato Maurizio Proietti: le loro posizioni sono state stralciate e saranno discusse in una udienza preliminare il 18 novembre. Sono subito state scintille per la costituzione delle parti civili: se quella dell'Eccellentissima Camera era scontata, lo era meno quella del sindacato, anzi della sola Csdl, visto la Cdls non compare (compare però il segretario generale Marco Tura tra i testi chiamati dalle difese). Secondo l'avvocato Petrillo, che difende Berardi e Mularoni, e che a fine udienza ha dichiarato che di questo processo non parlerà se non in aula, per rispetto di quelle che ha definito “forme sacramentali” del dibattimento, non c'era motivo per la costituzione della Csdl: “Che danno ritiene di aver subìto?” ha chiesto. La risposta dell'avvocato Gianna Burgagni è stata perentoria, richiamando la legge sulla sicurezza e, soprattutto, il fatto che la Csdl fosse già parte civile in un procedimento per infortunio sul lavoro avvenuto in uno dei cantieri oggetto del processo, con l'infortunato che riportò il 90% di invalidità. “E' l'ipotesi di reato che incide sui diritti dei lavoratori – ha poi rilevato il Procuratore del Fisco – lavoratori tutelati dal sindacato, rientra tra i suoi scopi statutari”. Tra i tanti testi chiamati, non sono stati ammessi i membri della commissione parlamentare d'inchiesta da cui si è appresa la notizia criminis che ha dato l'avvio al procedimento penale. Commissione i cui atti sono rimasti secretati, ha accusato la difesa, che già dalle questioni preliminari promette di dar battaglia.
Francesca Biliotti
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12.30 - Iniziato il processo per corruzione a carico dei dipendenti dell'ex servizio di igiene ambientale
Solo posti in piedi stamattina all'avvio del processo a carico di Paolo Berardi e Davide Mularoni, accusati di corruzione. Accanto a loro sul banco degli imputati l'avvocato Livio Bacciocchi e gli imprenditori edili, all'epoca dei fatti, Marco Mini e Laura Zanetti. Assenti invece gli ultimi due imputati, Michel Philippe Burgagni e l'avvocato Maurizio Proietti: le loro posizioni sono state stralciate e saranno discusse in una udienza preliminare il 18 novembre. Sono subito state scintille per la costituzione delle parti civili: se quella dell'Eccellentissima Camera era scontata, lo era meno quella del sindacato, anzi della sola Csdl, visto la Cdls non compare (compare però il segretario generale Marco Tura tra i testi chiamati dalle difese). Secondo l'avvocato Petrillo, che difende Berardi e Mularoni, e che a fine udienza ha dichiarato che di questo processo non parlerà se non in aula, per rispetto di quelle che ha definito “forme sacramentali” del dibattimento, non c'era motivo per la costituzione della Csdl: “Che danno ritiene di aver subìto?” ha chiesto. La risposta dell'avvocato Gianna Burgagni è stata perentoria, richiamando la legge sulla sicurezza e, soprattutto, il fatto che la Csdl fosse già parte civile in un procedimento per infortunio sul lavoro avvenuto in uno dei cantieri oggetto del processo, con l'infortunato che riportò il 90% di invalidità. “E' l'ipotesi di reato che incide sui diritti dei lavoratori – ha poi rilevato il Procuratore del Fisco – lavoratori tutelati dal sindacato, rientra tra i suoi scopi statutari”. Tra i tanti testi chiamati, non sono stati ammessi i membri della commissione parlamentare d'inchiesta da cui si è appresa la notizia criminis che ha dato l'avvio al procedimento penale. Commissione i cui atti sono rimasti secretati, ha accusato la difesa, che già dalle questioni preliminari promette di dar battaglia.
Francesca Biliotti
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