
Il nome dell'ex Direttore Generale di Banca CIS, Daniele Guidi rispunta oggi sulle pagine del quotidiano La Verità che torna sulla inchiesta mascherine anti-Covid in Italia. Nel cellulare degli indagati per la presunta truffa sull'acquisto dei dispositivi – riporta il giornale – emergono maneggi che sarebbero stati perpetrati da Guidi per salvare il CIS grazie a contatti con logge massoniche e agganci cinesi, vicini – secondo La Verità – al presidente cinese Xi Jinping. In particolare, a far da tramite con le logge sarebbe stato Andrea Tommasi, “sodale di Guidi e della moglie Stefania Lazzari” - si legge – il quale avrebbe chiesto aiuto per conto del sammarinese ad un imprenditore molisano che - secondo gli investigatori - “vanterebbe amicizie con personaggi della politica italiana e della massoneria”. Dalle chat sul telefono di Tommasi sequestrato dagli inquirenti ci sarebbero anche pesanti frasi minatorie attribuite proprio all'imprenditore ai danni della Presidente di Banca Centrale Catia Tomasetti, “rea – scrive La Verità – di aver commissariato la banca, poi posta in risoluzione”.