I carabinieri del Nucleo Investigativo di Trapani hanno effettuato una maxi operazione che ha portato all'arresto di 12 persone con l'accusa di associazione mafiosa, estorsione, favoreggiamento e fittizia intestazione di beni, tutti con l'aggravamento di modalità mafiose.
Gli arrestati sarebbero riusciti a realizzare investimenti importanti nelle colture innovative per la produzione di legname e in attività di ristorazione attraverso società fittizie riconducibili all'organizzazione mafiosa. Stando all'accusa si sarebbero avvalsi di di professionisti nel settore di consulenze agricole e immobiliari.
Sono stati posti sotto sequestro tre complessi aziendalie i relativi mezzi d'opera, che sono stati ritenuti riconducibili all'organizzazione criminale.
Parte del denaro derivante da questi investimenti sarebbe stato investito per il mantenimento del boss latitante Matteo Messina Denaro, ricercato dal 1993.
Fra le 12 persone arrestate si segnala l'imprenditore del settore eolico Vito Nicastri, nome di primissimo piano delle energie rinnovabili in Sicilia.
Gli arrestati sarebbero riusciti a realizzare investimenti importanti nelle colture innovative per la produzione di legname e in attività di ristorazione attraverso società fittizie riconducibili all'organizzazione mafiosa. Stando all'accusa si sarebbero avvalsi di di professionisti nel settore di consulenze agricole e immobiliari.
Sono stati posti sotto sequestro tre complessi aziendalie i relativi mezzi d'opera, che sono stati ritenuti riconducibili all'organizzazione criminale.
Parte del denaro derivante da questi investimenti sarebbe stato investito per il mantenimento del boss latitante Matteo Messina Denaro, ricercato dal 1993.
Fra le 12 persone arrestate si segnala l'imprenditore del settore eolico Vito Nicastri, nome di primissimo piano delle energie rinnovabili in Sicilia.
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