Una donna 34enne di origine tunisina, residente a Rimini, subiva da anni la prepotenza del marito che le impediva di uscire all'esterno e avere una vita sociale.
L'uomo, un tunisino disoccupato, la teneva segregata in un locale al piano terra senza garantire a lei e alla loro figlia di sei mesi la sussistenza minima per vivere. Era solito dire alla moglie che le faceva fare questa vita perchè "gli italiani sono tutti degli infedeli".
La donna è stata liberata venerdì dai Carabinieri, assieme alla figlia. Nel seminterrato in cui erano rinchiuse c'era poca aria e mancavano le finestre.
L'uomo, un tunisino disoccupato, la teneva segregata in un locale al piano terra senza garantire a lei e alla loro figlia di sei mesi la sussistenza minima per vivere. Era solito dire alla moglie che le faceva fare questa vita perchè "gli italiani sono tutti degli infedeli".
La donna è stata liberata venerdì dai Carabinieri, assieme alla figlia. Nel seminterrato in cui erano rinchiuse c'era poca aria e mancavano le finestre.
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