17 persone sono indagate per una presunta maxi frode fiscale, per oltre 25 milioni di euro, messa in atto con società fittizie. Le indagini sono state condotte dalla Guardia di Finanza di Ancona, e dirette dalla Procura. Pare che il meccanismo prevedesse la creazione di aziende inesistenti di diritto sammarinese, inglese e panamense, con il compito di drenare all'estero le risorse di altre imprese nazionali in difficoltà, vanificando ogni pretesa dei creditori. Le somme sottratte in questo modo al fisco sarebbero poi state dirottate verso conti correnti sul Titano, in Svizzera o in Gran Bretagna. Fulcro delle operazioni uno studio commercialistico anconetano.
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