Grossa svolta nel processo sulla morte di Stefano Cucchi, il geometra romano morto dopo un arresto a Roma nell’ottobre del 2009.
Uno dei carabinieri imputati nel processo, Francesco Tedesco, nella sua deposizione, ha indicato due suoi colleghi, Raffaele D'Alessandro e Alessio Di Bernardo come autori del pestaggio ai danni del ragazzo.
"Gli dissi 'basta, che c...fate, non vi permettete" ricorda Tedesco nel suo verbale di interrogatorio, "fu un'azione combinata, Cucchi prima iniziò a perdere l'equilibrio per il calcio di D'Alessandro poi ci fu la violenta spinta di Di Bernardo che gli fece perdere l'equilibrio provocandone una violenta caduta sul bacino. Anche la successiva botta alla testa fu violenta, ricordo di avere sentito il rumore".
Nella sua versione Tedesco ricostruisce anche il suo tentativo di fermare i colleghi. "Spinsi Di Bernardo -ricorda- ma D'Alessandro colpì con un calcio in faccia Cucchi mentre questi era sdraiato a terra".
La sorella Ilaria Cucchi su facebook pubblica una foto visibilmente commossa assieme all'avvocato Fabio Anselmo e chiede pubblicamente delle scuse.
Uno dei carabinieri imputati nel processo, Francesco Tedesco, nella sua deposizione, ha indicato due suoi colleghi, Raffaele D'Alessandro e Alessio Di Bernardo come autori del pestaggio ai danni del ragazzo.
"Gli dissi 'basta, che c...fate, non vi permettete" ricorda Tedesco nel suo verbale di interrogatorio, "fu un'azione combinata, Cucchi prima iniziò a perdere l'equilibrio per il calcio di D'Alessandro poi ci fu la violenta spinta di Di Bernardo che gli fece perdere l'equilibrio provocandone una violenta caduta sul bacino. Anche la successiva botta alla testa fu violenta, ricordo di avere sentito il rumore".
Nella sua versione Tedesco ricostruisce anche il suo tentativo di fermare i colleghi. "Spinsi Di Bernardo -ricorda- ma D'Alessandro colpì con un calcio in faccia Cucchi mentre questi era sdraiato a terra".
La sorella Ilaria Cucchi su facebook pubblica una foto visibilmente commossa assieme all'avvocato Fabio Anselmo e chiede pubblicamente delle scuse.
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