Che si trattasse di una personalità disturbata e pericolosa, lo si era capito nel settembre dello scorso anno, quando – durante il suo arresto da parte dei Carabinieri, per violenza e resistenza a pubblico ufficiale – aveva inneggiato all'autoproclamato Stato Islamico. 22 anni, albanese. Nel carcere di Rimini, da subito, aveva manifestato deliri religiosi. Aveva perfino rifiutato la fotosegnalazione perchè – aveva detto - “è vietato da Allah dare le proprie impronte agli infedeli”. Dopo la concessione dei domiciliari, presso l'abitazione dei genitori, a Riccione, il suo atteggiamento non era cambiato. In un'occasione si era piazzato nei pressi di un santuario nel Perugino, invitando i passanti a non entrare in chiesa e a convertirsi all'Islam. Dopo la sua scarcerazione, avvenuta ieri, l'albanese è stato rimpatriato con un volo decollato da Bologna e diretto a Tirana, in esecuzione di un decreto emesso dal ministro dell'Interno Minniti. E' la 77esima espulsione, in questo 2017, di un soggetto sospettato di estremismo religioso.
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