Oltre un milione e 600mila prodotti sequestrati dalla Guardia di Finanza di Rimini nell'ambito dell'operazione 'fake buster' che ha portato, tra venerdì e lunedì scorso, a verifiche in due negozi gestiti da bengalesi. Gli oggetti trovati dalle Fiamme Gialle erano per lo più provenienti dalla Cina, considerati pericolosi per la salute del consumatore: per la maggior parte era stata omessa l'indicazione in italiano su composizione merceologica, provenienza, materiali impiegati, le istruzioni e le altre prescrizioni d'impiego previste dal codice del consumo. Tra la merce sequestrata ci sono orologi, bracciali, anelli, collane e orecchini, di materiali diversi, spesso destinati a minorenni, ma anche chiavette usb di incerta qualità e sicurezza tecnica. Per i due negozianti non in regola si profilano la confisca dei prodotti e una multa.
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