Primo contatto di Amazon, oggi, con l'amministrazione finanziaria sammarinese dopo il sequestro temporaneo, nel primo pomeriggio del 9 dicembre, di tre bancali di merce spedita a San Marino. Il fermo era stato disposto in seguito a numerose segnalazioni per concorrenza sleale. Il leader mondiale dell'e-commerce ha infatti venduto e spedito oggetti a San Marino, fino ad oggi, senza versare imposte indirette, né a San Marino, né all'Italia. Al momento non è ancora intervenuto un provvedimento del giudice per confermare definitivamente il sequestro della merce avvenuto nel pomeriggio del 9 dicembre. Finora Amazon non aveva mai risposto alle sollecitazioni dell'amministrazione finanziaria sammarinese. Al quotidiano Tribuna, attraverso il suo ufficio stampa, Amazon aveva riferito che stava collaborando con le forze dell'ordine sammarinesi. Il Segretario di Stato alle Finanze Capicchioni ha assicurato che in ogni caso gli acquirenti sammarinesi privati non rischiano sanzioni. Lo stesso non puo' dirsi se invece gli acquisti, senza pagare le imposte, sono stati effettuati da operatori economici.
l.s.
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