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Omicidio Stellato: "Zakaria Ismaini ha il profilo del serial killer"

24 gen 2018
Anna Maria Stellato
Anna Maria Stellato
Nella morte di Anna Maria Stellato, la 24enne ligure, il cui cadavere fu trovato nelle acque di Torre Pedrera, il 14 luglio del 2012 "va evidenziata la peculiarità del caso di specie, commesso da un assassinio seriale". Il dato emerge dalle motivazioni, depositate venerdì in Tribunale, della condanna a 30 anni di reclusione, inflitta dalla Corte d'Assise di Rimini a Zakaria Ismaini, 34 anni marocchino, senza dimora, attualmente detenuto nella Casa Circondariale di Siracusa.
Già condannato all'ergastolo a Brindisi per l'omicidio di Cosimo Mastrogiovanni, 63 anni, pensionato di Latiano bruciato vivo il 10 novembre 2014, Ismaini ha confessato l'omicidio della 50enne Letizia Consoli, una vedova uccisa a Catania il 7 febbraio 2015, colpita alla testa e gettata in mare, e il 24 luglio scorso è stato condannato a Rimini a 30 anni, come da richiesta del pm Davide Ercolani.
Nelle motivazioni della sentenza la Corte d'Assise di Rimini, si definisce il comportamento di Ismaini compatibile con la definizione in scienza criminologica dell'assassino seriale per "la ritualità del delitto, quella sorta di celebrazione di una cerimonia orrida ed oscura".
C'è un dato importante, secondo la Corte "la vulnerabilità accomuna poi tutte le vittime di Ismaini - si legge nelle motivazioni -: Letizia Consoli era una vedova cinquantenne, che aveva l'abitudine di vagabondare per le strade di Catania.
Cosimo Mastrogiovanni viveva solo da tempo e cercava una compagnia, indifferentemente maschile o femminile e Ismaini si era recato a casa della vittima molto verosimilmente per fornirgli prestazioni di tipo sessuale, a seguito di un contatto su di un sito internet dedicato agli incontri.
Infine Anna Maria Stellato era una giovane donna dalla corporatura assai esile, con problemi di tossicodipendenza risalenti nel tempo".

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