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Parigi: spari sugli Champs-Elysées, morti poliziotto e assalitore

21 apr 2017
spari sugli Champs-Elysée (ph Ansa)
spari sugli Champs-Elysée (ph Ansa)
Torna la paura a Parigi, stavolta agli Champs Elysées, a tre giorni dal voto in Francia. Un poliziotto è stato ucciso e lo stesso aggressore è morto durante un assalto a colpi di kalashnikov che sembra essere stato diretto proprio agli agenti. Feriti gravemente un altri due poliziotti. Anche una passante è stata ferita. L'Isis ha rivendicato l'attacco.

Evacuata la zona
, elicotteri volteggiano sulla zona, la polizia chiede attraverso i media a tutti i parigini di evitare la zona. L'attacco di Parigi "è terrorismo", ha detto il presidente francese Francois Hollande.

L'agenzia Amaq, legata allo Stato Islamico, riferisce che l'attacco è stato compiuto da "combattenti" dell'Isis, uno dei quali viene individuato in Abu Yusuf al Beljiki, ovvero "il belga". Lo riferisce il Site.

Cyril, 40 anni, si trovava sugli Champs-Élysées con i primi spari ed ha visto tutto: "Ero in un angolo aspettando un amico nella mia auto, a circa 15 metri da un furgone della polizia. Ho visto un uomo con un lungo cappotto nero avvicinarsi al furgone, come per chiedere un'informazione, ma poi ha tirato fuori un kalashnikov ed ha sparato. Io ho fatto marcia indietro precipitosamente, urtando con altre auto, e sono scappato". Choukri Chouanine, il direttore di un ristorante situato in rue de Ponthieu, ha raccontato di aver sentito una "breve sparatoria", ma con "un sacco di colpi", ed i suoi clienti "si sono nascosti nelle nostre cantine". Un altro testimone, che ha rifiutato di dare il suo nome, ha spiegato di trovarsi a "dieci metri" dalla sparatoria: "Ho sentito una raffica come di petardi, e poi ho visto che i colpi erano diretti contro degli agenti, e sono scappato". "Alla metropolitana Franklin Roosevelt si è scatenato il panico, la gente correva in tutte le direzioni", ha riferito una donna che si trovava nelle vicinanze.

L'assalitore è sceso da un'auto sugli Champs-Elysées ed ha aperto il fuoco contro il furgone della polizia: è quanto ha riferito il portavoce del ministero dell'Interno, Pierre-Henry Brandet. "L'assalitore ha poi cercato di fuggire a piedi prima di venire abbattuto".

L'uomo era schedato con la lettera, che indica gli individui radicalizzati a rischio di perpetrare attentati. Una perquisizione sarebbe in corso alla sua residenza a Seine-et-Marne, a est di Parigi.

"#ChampsElysees: #UnitàdiCrisi attiva. Evitare zona, tenersi informati e seguire indicazioni autorità locali". E' il tweet della Farnesina rivolto ai connazionali dopo l'attacco a Parigi.

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