"Facciamo cam e non fare polemiche". Queste le regole, il ricatto di un pedofilo di 25 anni campano che ha molestato per due anni una ragazza di Rimini, tutto online. Le chiedeva di mettersi davanti alla web cam ricattandola se non si fosse spogliata. L'ha adescata nel 2009 appena dodicenne su Messenger, spacciandosi per una coetanea che condivideva gli stessi interessi. Le ha chiesto delle foto, sempre più audaci e al suo no l'ha lasciata in pace per un pò di tempo. E' tornato quando lei si è iscritta a Facebook, questa volta presentandosi come ragazzo. L'incubo si è risvegliato e le richieste sono degenerate aumentando il carico di vergogna della giovane sconvolta dalle continue vessazioni. Diceva che avrebbe spedito filmati e immagini a tutti suoi amici maschi, distruggendo la sua reputazione. La mamma ha denunciato l'accaduto alla Polizia postale di Rimini dopo aver trovato dei messaggi nel cellulare della figlia che minacciava di uccidersi se le violenze non fossero finite. L'uomo, recidivo è ora agli arresti domiciliari. Era l'amministratore di un sito che viaggiava in deep web, ovvero una rete sotterranea, creata da un giro internazionale di pedofili. 5 milioni di file con bambini, maschi e femmine, seviziati e uccisi in tutto il mondo. Questa operazione fa parte dell’inchiesta denominata “Nessun dorma” che ha portato all’arresto di otto pedofili. Le indagini continuano.
Valentina Antonioli
Valentina Antonioli
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