Il ricorso in terza istanza doveva celebrarsi nel giugno scorso e oggi come allora limitarsi alla discussione della legittimità del provvedimento. In ballo la revoca della custodia cautelare di Claudio Podeschi e Biljana Baruca, ai domiciliari dopo la scarcerazione disposta i primi di luglio nell'ambito della maxi indagine “Conto Mazzini” e che oggi non erano in aula. Ma nel merito si è entrati eccome, come prevedibile peraltro a meno di un mese dall'avvio dal processo per la 'tangentopoli sammarinese', inchiesta senza precedenti per il Titano con i suoi 21 imputati e 4 persone giuridiche a dover rispondere a vario titoli di associazione a delinquere, riciclaggio, corruzione. Per il pool difensivo una prova generale: in attesa del 19 ottobre gli avvocati Annetta, Pagliai e Campagna attaccano i magistrati inquirenti, puntano il dito su presunti travisamenti e negligenze nelle indagini con interventi in cui a bomba torna la non indicazione del reato presupposto, ed il venire meno della ritenuta provenienza illecita dei capitali imputati all'ex Segretario, alla luce di una sentenza elvetica sull'ormai famoso conto svizzero. A vuoto i tentatavi del giudice Emiliani di riportare la discussione alla sola legittimità, dall'una e dall'altra parte. Il procuratore del fisco relativamente al procedimento svizzero spariglia le carte in vista del 19 ottobre: il nome del giudice che ha archiviato il processo svizzero spunta nel dossier trovato nella valigetta di Podeschi durante una perquisizione.
Ed è sulla possibilità di inquinamento delle prove che si gioca la partita della revoca della custodia cautelare di Podeschi e Baruca, rimasta sullo sfondo di questo anticipo del maxi processo che verrà. Perché sul pericolo di fuga il pool difensivo ci mette la faccia: Claudio Podeschi non vede l'ora di parlare e di difendersi.
SB
Ed è sulla possibilità di inquinamento delle prove che si gioca la partita della revoca della custodia cautelare di Podeschi e Baruca, rimasta sullo sfondo di questo anticipo del maxi processo che verrà. Perché sul pericolo di fuga il pool difensivo ci mette la faccia: Claudio Podeschi non vede l'ora di parlare e di difendersi.
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