Il caso è quello del riciclaggio di 1 milione e 300 mila euro ritenuti provento del narcotraffico di Vincenzo Barbieri, 'ndranghetista del clan Mancuso assassinato nel marzo 2011. L'inchiesta pochi mesi dopo coinvolse il Credito, tra cui il Presidente Lucio Amati, il direttore Valter Vendemini ed il vice Sandro Sapignoli, oggi presenti in aula. 17 in tutto gli imputati, perché nel corso dell'iter processuale sono confluiti il fascicolo che vede il rinvio a giudizio della banca stessa e quello di Raffaello Bressi, manager dell'hotel di Bologna dove Barbieri alloggiava. Ascoltati in mattinata il responsabile amministrativo di un'area regionale di agenzie Unicredit, il responsabile dell'ufficio legale Eurizone Capital Sgr ed un rappresentante di Banca Carime, ora Ubi Banca spa. Poteva essere l'occasione per ricostruire i rapporti di Barbieri con le banche in questione dal 2008 in poi , e se queste ultime – visto il curriculum criminale dell'uomo- avessero o meno eseguito l'adeguata verifica. Ma nulla è risultato all'anagrafe degli istituti, perlomeno ad un primo controllo che i testimoni hanno preso l'impegno di approfondire. Barbieri è risultato semplicemente intestatario di una carta ricaricabile Lottomaticard: per attivare questo rapporto all'epoca, così come confermato in aula dal rappresentante dell'istituto di moneta elettronica Cartaliss, bastava andare in tabaccheria con un documento originale. Cosa che Barbieri fece nel gennaio del 2009
Riproduzione riservata ©