Secondo l'accusa attraverso la finanziaria vennero riciclati i denari di provenienza illecita di Luigi Di Fenza, commercialista napoletano. Per quei 665 mila euro ritenuti frutto di frode fiscale devono rispondere di riciclaggio Livio Bacciocchi ed Oriano Zonzini, che oggi sono stati sentiti, Gian Luigi Reggini che ha preferito non farsi interrogare in aula ed Arianna Annarella, che non era presente. Livio Bacciocchi ha confermato quanto già dichiarato, insistendo su come Fincapital, ancora prima che entrasse in vigore la nuova legge, si fosse auto regolamentata in maniera più restrittiva nell'ottica della trasparenza. I rapporti con Di Fenza? “Sporadici, l'ho visto non più di 4 volte– ha risposto- era uno dei pochi clienti italiani, si presentò come un commercialista che si occupava di piccoli investimenti immobiliari in ambito familiare”. Venne a conoscenza della situazione giudiziaria del professionista solo dopo, da una ricerca su internet fatta dell'ex direttore “Anche nel caso oggetto del processo- insiste Bacciocchi. Fincapital ha fatto tutto il dovuto”. Da questo procedimento, che ne accorpa due, lo scorso anno venne stralciata la vicenda della truffa alla Stato per 903 mila euro di rimborsi fase non dovuti, che si è concluso con tre condanne. Il filone per riciclaggio si concluderà dopo l'estate, il 13 settembre.
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