Un'udienza dai “fuochi d'artificio”, così l'ha definita l'avvocato Alessandro Petrillo che fa parte del collegio difensivo dei vertici di Asset Banca, imputati nel processo cosiddetto “Re Nero”, iniziato a Forlì. L'inchiesta del 2008 fu eclatante, i pm forlivesi Di Vizio e Forte, attualmente non più in forze in quella Procura, e che poi si occuparono anche della Cassa di Risparmio di San Marino in quella che sarebbe diventata l'inchiesta Varano, ordinarono l'arresto di dieci persone tra cui proprio i vertici di Asset Banca. Ieri però, come riferisce l'avvocato Petrillo, “abbiamo segnalato ciò che noi sospettavamo da tempo, ossia che inavvertitamente siano state cancellate le intercettazioni telefoniche. Di questo non abbiamo la certezza, benché gli elementi in nostro possesso ci inducano a ritenere che ciò possa essere effettivamente avvenuto”. Agli atti processuali inoltre, esiste una nota di servizio tra la Squadra Mobile di Forlì e il procuratore Di Vizio in cui si parla di un increscioso incidente e contestualmente veniva nominato un perito per vedere cosa si poteva recuperare dal server. “Ora confidiamo – conclude l'avvocato – che a partire dall'udienza del 26 settembre prossimo, nel contraddittorio pieno tra le parti, questo aspetto della vicenda venga definitivamente chiarito”.
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