Il caso dei titoli Demeter è sicuramente uno dei filoni principali di questo processo che ruota attorno alle vicende Cis. L'audizione dei testimoni che lavoravano in Banca Centrale nel 2017-2018, all'epoca delle ispezioni effettuate nei confronti di Banca Cis e Asset Banca, hanno tuttavia spostato il focus del procedimento, che vede imputati tra gli altri il finanziere Francesco Confuorti, l'ex direttore e amministratore delegato di banca Cis Daniele Guidi e l'ex direttore generale di Banca Centrale Lorenzo Savorelli, sulla liquidazione di Asset.
Interessante in particolare la deposizione di una funzionaria del coordinamento di vigilanza Bcsm, sentita in merito alle ispezioni su Asset e Cis iniziate a fine del 2016, che ha messo in relazione temporale la perquisizione nell'ufficio di Filippo Siotto, sia con una immediata accelerazione nella chiusura di una serie di ispezioni lasciate aperte per mesi, che nella fretta da parte di Mirella Sommella, allora nel coordinamento di vigilanza, di distruggere una mole di fascicoli a tal punto considerevole da intasare il tritadocumenti.
Con la vice direttrice Carisp i dettagli sull'acquisizione Asset: aspetto significativo del processo è anche comprendere la quantificazione del danno, se questo c'è stato. Sul problema dell'indebitamento delle banche di San Marno in quegli anni si è soffermato anche l'ex direttore BCSM Raffaele Capuano, che si dimise dopo poco più di due mesi. Un'occasione per chiarire i contorni di quella decisione, sulla quale oltre al famoso episodio della perquisizione domiciliare incisero gli effetti “tetto agli stipendi” e l'inconsistenza di una 'policy' rigida verso riforme necessarie per rendere il tessuto economico di San Marino più appetibile.
Nel rievocare la cornice di quegli anni, il consulente del ministero ha ricordato che fu individuato e chiamato in funzione del percorso di avvicinamento all'Ue. “So che siete ormai ad un pas" ha detto, per poi aggiungere “dopo 7 anni”.