Al processo Vulcano al tribunale di Rimini hanno parlato i testimoni. Bruno Platone, Fabrizio Pregnolato ed Elena Shchegoleva, ex compagna di Michel Philippe Burgagni, hanno raccontato minacce ed episodi violenti cui hanno assistito.
La testimonianza di Elena Shchegoleva, ex compagna di Michel Philippe Burgagni, dichiarato tra l'altro irreperibile a Rimini e a San Marino dal pm Cieri, quando invece era regolarmente presente lunedì scorso al tribunale sammarinese al processo sulle presunte tangenti nei cantieri, è stata intensa, ha raccontato di come viveva in prima persona l'angoscia di stare con un uomo minacciato. Un uomo che però, ha aggiunto, l'ha anche rovinata. “Mi ha messo nei casini per risolvere i suoi problemi. E i suoi casini se li è creati da solo”, ha aggiunto. Aveva una boutique a Riccione, e lì subiva un via vai di persone, descritte "con facce poco belle, armate, che minacciavano, io temevo per i miei figli". E, ha continuato, ogni volta portavano via orologi di pregio, vestiti, pellicce. Lei subiva, sperava solo se ne andassero in fretta. Ha ricordato qualche nome e alcuni li ha riconosciuti in aula, non senza difficoltà, tra gli altri Pasquale Maisto, Francesco Sinatra, Salvatore Di Puorto, con qualche dubbio Francesco Vallefuoco. Michel Burgagni le presentò poi Francesco Agostinelli, come colui che poteva aiutarla economicamente, perché lavorava alla Fincapital e anzi voleva acquistarla. L'operazione non si concluse, anzi lo stesso Agostinelli le mostrò una bozza di contratto, “fatto apposta per rovinare la gente”, così lo descrisse. Quando poi Burgagni iniziò le denunce, i rapporti si rovinarono, in un'occasione Elena Shchegoleva ha ricordato che Agostinelli vantava certe conoscenze, “Altro che Casalesi – avrebbe detto – questi sono più pericolosi, buttano i bambini nell'acido”. Bruno Platone, che ha ricordato il suo passato di commerciante d'auto alla MB Class di Dogana, ha riferito di debiti di Michel Burgagni a Leonardo Raimondi. Fabrizio Pregnolato ha invece raccontato il rapporto che legava Francesco Vallefuoco a Roberto Zavoli, padre della sua compagna Lara: "Era amico di famiglia e socio in affari, poi sorsero contrasti tra i due, Vallefuoco non riusciva più a mettersi in contatto con mio suocero e mi mandò un sms per dirmi 'Se non lo trovi poi comincio da te'". E ha ricordato di aver incontrato Vallefuoco alla stazione di Rimini e che lui gli avrebbe detto "Devo andare dai Casalesi". Ha raccontato anche di aver assistito a quello che riteneva essere un violento litigio a Rovereta, definito “pestaggio” dalle difese: Pregnolato era in auto con Zavoli, vide un uomo a terra, presumibilmente Antonio Di Fonzo, sentì urla e vide persone allontanarsi, a loro volta decisero di andarsene molto velocemente.
Francesca Biliotti
La testimonianza di Elena Shchegoleva, ex compagna di Michel Philippe Burgagni, dichiarato tra l'altro irreperibile a Rimini e a San Marino dal pm Cieri, quando invece era regolarmente presente lunedì scorso al tribunale sammarinese al processo sulle presunte tangenti nei cantieri, è stata intensa, ha raccontato di come viveva in prima persona l'angoscia di stare con un uomo minacciato. Un uomo che però, ha aggiunto, l'ha anche rovinata. “Mi ha messo nei casini per risolvere i suoi problemi. E i suoi casini se li è creati da solo”, ha aggiunto. Aveva una boutique a Riccione, e lì subiva un via vai di persone, descritte "con facce poco belle, armate, che minacciavano, io temevo per i miei figli". E, ha continuato, ogni volta portavano via orologi di pregio, vestiti, pellicce. Lei subiva, sperava solo se ne andassero in fretta. Ha ricordato qualche nome e alcuni li ha riconosciuti in aula, non senza difficoltà, tra gli altri Pasquale Maisto, Francesco Sinatra, Salvatore Di Puorto, con qualche dubbio Francesco Vallefuoco. Michel Burgagni le presentò poi Francesco Agostinelli, come colui che poteva aiutarla economicamente, perché lavorava alla Fincapital e anzi voleva acquistarla. L'operazione non si concluse, anzi lo stesso Agostinelli le mostrò una bozza di contratto, “fatto apposta per rovinare la gente”, così lo descrisse. Quando poi Burgagni iniziò le denunce, i rapporti si rovinarono, in un'occasione Elena Shchegoleva ha ricordato che Agostinelli vantava certe conoscenze, “Altro che Casalesi – avrebbe detto – questi sono più pericolosi, buttano i bambini nell'acido”. Bruno Platone, che ha ricordato il suo passato di commerciante d'auto alla MB Class di Dogana, ha riferito di debiti di Michel Burgagni a Leonardo Raimondi. Fabrizio Pregnolato ha invece raccontato il rapporto che legava Francesco Vallefuoco a Roberto Zavoli, padre della sua compagna Lara: "Era amico di famiglia e socio in affari, poi sorsero contrasti tra i due, Vallefuoco non riusciva più a mettersi in contatto con mio suocero e mi mandò un sms per dirmi 'Se non lo trovi poi comincio da te'". E ha ricordato di aver incontrato Vallefuoco alla stazione di Rimini e che lui gli avrebbe detto "Devo andare dai Casalesi". Ha raccontato anche di aver assistito a quello che riteneva essere un violento litigio a Rovereta, definito “pestaggio” dalle difese: Pregnolato era in auto con Zavoli, vide un uomo a terra, presumibilmente Antonio Di Fonzo, sentì urla e vide persone allontanarsi, a loro volta decisero di andarsene molto velocemente.
Francesca Biliotti
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