Nella scorsa notte i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Riccione si sono trovati di fronte ad una vera e propria banda specializzata nel furto di biciclette professionali e vestiario tecnico sportivo. Si tratta di tre 20enni stranieri: un rumeno - pregiudicato per reati contro il patrimonio -, un albanese – residente a Riccione -, e un marocchino – in Italia senza fissa dimora.
I tre sono stati notati a bordo di biciclette professionali alle 2.00 di notte; i carabinieri, notando lo strano comportamento, hanno così deciso di fermarli e perquisirli. E' stato rinvenuto materiale tecnico da ciclismo all’interno dello zainetto del magrebino nonché alcune pile a led, un coltello a serramanico e utensili utili alla scasso; così, ormai messi alle strette, hanno confessato di aver appena consumato un furto presso una abitazione di Riccione. I successivi accertamenti hanno permesso di rinvenire anche il deposito della refurtiva presso il parco pubblico “Padre Pio” in Viale Veneto, dove è stato trovato un borsone contenente materiale da ciclismo tra cui alcune paia di occhiali, pantaloncini, guanti, scarpe e caschetti.
Sia le biciclette che il materiale, dal valore di diverse migliaia di euro, è stato posto sotto sequestro, mentre i tre sono stati portati negli uffici della caserma e arrestati per furto aggravato in concorso e porto abusivo di armi.
I tre sono stati notati a bordo di biciclette professionali alle 2.00 di notte; i carabinieri, notando lo strano comportamento, hanno così deciso di fermarli e perquisirli. E' stato rinvenuto materiale tecnico da ciclismo all’interno dello zainetto del magrebino nonché alcune pile a led, un coltello a serramanico e utensili utili alla scasso; così, ormai messi alle strette, hanno confessato di aver appena consumato un furto presso una abitazione di Riccione. I successivi accertamenti hanno permesso di rinvenire anche il deposito della refurtiva presso il parco pubblico “Padre Pio” in Viale Veneto, dove è stato trovato un borsone contenente materiale da ciclismo tra cui alcune paia di occhiali, pantaloncini, guanti, scarpe e caschetti.
Sia le biciclette che il materiale, dal valore di diverse migliaia di euro, è stato posto sotto sequestro, mentre i tre sono stati portati negli uffici della caserma e arrestati per furto aggravato in concorso e porto abusivo di armi.
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