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Riciclaggio: condannati professionista sammarinese e imprenditore italiano

27 giu 2023

Condannati per riciclaggio in concorso il professionista sammarinese Mark Pasquale Berti e l'imprenditore italiano Daniele Cozzo. Imputate, ma poi assolte, anche le rispettive sorelle. Secondo l'accusa, sostenuta dalla pf Giorgia Ugolini, gli imputati avevano occultato 490mila euro in un conto nell'ex Banca Cis. Denaro frutto – queste le ipotesi avanzate - di appropriazione indebita, bancarotta fraudolenta e reati tributari.

Le somme, secondo quanto emerso, erano state ricavate dalla vendita di immobili – oggetto di un fallimento - di proprietà di Giovanni Cozzo, padre di due dei quattro imputati. Una procedura, quest'ultima, seguita dal tribunale di Alessandria. Il denaro era stato quindi trasferito a San Marino, in due tranches, da una impresa canadese con conto alle Mauritius. Gli imputati sammarinesi erano invece amministratori di una società in Lussemburgo, riconducibile proprio ai fratelli Cozzo. I fondi trasferiti sul Titano erano poi stati girati da Mark Berti su altri conti, sia a San Marino che all'estero. Dalla Procura del Fisco, dunque, la richiesta di condannare i due imputati e assolvere le sorelle, visto il loro ruolo 'marginale'.

Rossano Fabbri e Roberto Ariagno, avvocati degli imputati, hanno incentrato la strategia difensiva sul passaggio legato al tribunale di Alessandria. Per i legali il denaro era stato ottenuto in modo perfettamente lecito, visto che la procedura era curata da un'istituzione. Per l'accusa, invece, il conto corrente non era del tribunale, ma un conto di 'passaggio' usato dalle organizzazioni preposte per queste procedure. Il commissario della legge Simon Luca Morsiani ha condannato Mark Pasquale Berti a 4 anni e 4 mesi di prigionia e Daniele Cozzo a 4 anni e 2 mesi, oltre a pene accessorie. I legali hanno già preannunciato che faranno ricorso in appello.





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