Tutti i colori della cronaca: da quella rosa, in cui in questi giorni è l'indiscussa protagonista per via del presunto triangolo tra il marito Alex Belli e Soleil Sorge, a quella giudiziaria. La modella venezuelana Delia Duran ha rischiato una condanna pesante per riciclaggio in un processo in cui era imputata a San Marino insieme all'ex marito, l'imprenditore bolognese Marco Nerozzi. Secondo l’accusa avevano occultato, trasferito e sostituito circa 2 milioni di euro ritenuti provento del reato di sfruttamento della prostituzione. Una serie di versamenti in dollari ed euro tra il 2010 e il 2012, attraverso bonifici, giroconti e assegni bancari. Denaro poi nuovamente trasferito su rapporti esteri fino all’aprile del 2017. Trattandosi di reato in concorso la Procura Fiscale, che pur qualche domanda ha ammesso di essersi fatta circa la reale consapevolezza della Duran, “usata come altre donne per ostacolare la verifica della provenienza dei fondi” aveva chiesto 4 anni e 6 mesi per lei e 4 anni e 8 mesi per lui.
La fine del rapporto tra i due è stato burrascoso, ma le difese degli ex coniugi ha sottolineato in maniera compatta come un reato presupposto debba essere circoscritto ed identificato e che, se la cautela iniziale poteva essere compresa, non lo potevano essere altrettanto richieste di condanna rispetto a vicende non approfondite ed interpretate in base alla suggestioni di procedimenti penali a carico di Nerozzi. Il commissario della legge Simon Luca Morsiani ha assolto la Duran perché non consta abbastanza l'elemento psicologico del reato e condannato Nerozzi a 4 anni e 2 mesi, disponendo la confisca del denaro sotto sequestro.
“Siamo soddisfatti - commenta il legale della modella Massimiliano Orrù, che nella sua arringa aveva insistito sul fatto che la sua assistita, incensurata, aveva semplicemente aperto un conto a San Marino sul quale operava alla luce del sole. “Delia era molto preoccupata per questo procedimento che avrebbe potuto avere ripercussioni sulla sua carriera”. Ed invece, dopo la scappatella dell'attuale marito perdonato a favor di telecamere, Delia Duran può invece lasciarsi alle spalle anche questa vicenda. La difesa di Nerozzi ricorrerà in appello.