Operazione “Do Not Distrub” – non disturbare. Giovani prostitute, romene, adescavano i clienti per strada e consumavano rapporti sessuali nella dependance dell’albergo di Miramare. Telecamere a circuito chiuso permettevano di controllarne l’attività nei locali, che per non incorrere in controlli, non erano denunciati come struttura ricettiva, bypassando così anche l’obbligo di comunicazione alla Questura per gli ospiti alloggiati.
Il proprietario dell’albergo, riminese di 74 anni e il custode, ucraino di 40, agli arresti domiciliari, dovranno rispondere di una serie di reati: tolleranza e favoreggiamento della prostituzione, ma anche, per via delle telecamere installate, di violazione del codice in materia di protezione dei dati personali.
Una complessa indagine per il comando Provinciale della Guardia di Finanza, che questa mattina ha condotto l’operazione insieme alla Polizia Municipale di Rimini, in una più ampia strategia di contrasto alla prostituzione negli alberghi. Già un controllo lo scorso maggio per motivi fiscali e amministrativi permetteva, tramite pedinamenti e informazioni tratte dai clienti, di accertare la complicità di custode e gestore. Sotto sequestro e in attesa di confisca la dependance, per un valore di oltre 600mila euro.
Il proprietario dell’albergo, riminese di 74 anni e il custode, ucraino di 40, agli arresti domiciliari, dovranno rispondere di una serie di reati: tolleranza e favoreggiamento della prostituzione, ma anche, per via delle telecamere installate, di violazione del codice in materia di protezione dei dati personali.
Una complessa indagine per il comando Provinciale della Guardia di Finanza, che questa mattina ha condotto l’operazione insieme alla Polizia Municipale di Rimini, in una più ampia strategia di contrasto alla prostituzione negli alberghi. Già un controllo lo scorso maggio per motivi fiscali e amministrativi permetteva, tramite pedinamenti e informazioni tratte dai clienti, di accertare la complicità di custode e gestore. Sotto sequestro e in attesa di confisca la dependance, per un valore di oltre 600mila euro.
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