Aveva 27 anni, e non era di origini asiatiche - come inizialmente si riteneva – ma veniva dall'Est Europa, e si era stabilita a Rimini da tempo. Dopo una settimana di lavoro intenso, la Scientifica di Roma è finalmente riuscita ad identificare – grazie alla verifica delle impronte digitali – la povera ragazza ritrovata sabato scorso all'interno di un trolley, lungo la banchina del porto canale. Il nome, però, al momento resta top secret, probabilmente per non ostacolare le indagini in corso. Quel che appare ormai certo è che il decesso sia stato dovuto ad una gravissima denutrizione. Per il resto tutto è avvolto nel mistero. Gli esami dell'anatomopatologo farebbero risalire la morte ad almeno 2 settimane dal ritrovamento; ma prima che il corpo della giovane fosse chiuso nella valigia, sarebbe passato qualche giorno. Dove si trovava? E perché qualcuno ha tentato di disfarsi del cadavere? C'è da aggiungere, poi, che – secondo testimonianze, riportate dalla stampa – il trolley, venerdì scorso, sarebbe stato visto galleggiare nell'invaso del Ponte di Tiberio: in pieno centro, dunque. Per questo motivo le Forze dell'Ordine starebbero visionando con minuzia i filmati ripresi dalle telecamere a circuito chiuso della zona. Questura al lavoro anche su altri gravi episodi, avvenuti in città nelle ultime ore. Un 17enne del posto è stato arrestato per aver rapinato e picchiato una prostituta nigeriana. Il giovane, dopo un rapporto avuto con la donna, anziché pagare si è scagliato contro di lei. L'intervento della Polizia è stato immediato, ed è stato evitato il peggio. Il 17enne è stato trasferito a Bologna, presso il carcere minorile. La Mobile ha anche fermato un cittadino dello Sri Lanka, accusato di tentato omicidio. L'uomo – infatti - è ritenuto responsabile dell'accoltellamento di un connazionale, avvenuto domenica scorsa. Il ferito si era presentato in ospedale dicendo che era caduto accidentalmente sulla lama. La versione non aveva convinto gli investigatori avvisati dal posto di Polizia del nosocomio riminese. Nel frattempo continuano a preoccupare le condizioni di Emmanuel Nnumani: il 25enne richiedente asilo nigeriano accoltellato la scorsa settimana – e poi investito con l'auto – da un uomo affetto da disturbi psichici. L'ultima tac avrebbe riscontrato gravi lesioni cerebrali. Questa mattina alcune centinaia di persone, tra cui tanti stranieri, hanno partecipato ad una marcia contro il razzismo, alla quale hanno preso parte circa 40 associazioni. “Chiedo scusa a Emmanuel a nome di tutta Rimini - ha detto il sindaco Gnassi -. Le paure possono portare a qualsiasi cosa; tutto deve partire dal percorso educativo”. “Stiamo vivendo giorni di nebbia, di paura e di rabbia – ha aggiunto il Vescovo Lambiasi -. Vogliamo costruire vicoli ciechi o svincoli di collegamento? Tra i presenti anche Seck Papa Modou: Presidente, per la Provincia di Rimini, dell'Associazione "Oltre le Frontiere"
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