E' cominciata al Processo Mazzini la fase dell'eventuale esame degli imputati. Possono rendere dichiarazioni spontanee, sottoporsi ad interrogatorio o avvalersi della facoltà di non dichiarare nulla. Giuseppe Roberti ha affidato ai suoi avvocati un memoriale in cui dichiara di non aver mai preso tangenti ma solo compensi per la sua attività professionale. Il collegio difensivo di Claudio Podeschi ha invece sollevato eccezione di costituzionalità dell'articolo 147 del codice penale (sulle confische) richiamando la sentenza del collegio garante che ha decretato l'incostituzionalita' del 199 ter.
Fiorenzo Stolfi, dopo una pausa concessa dal giudice alle parti per esaminare le nuove carte depositate oggi, ha reso una dichiarazione spontanea nella quale ha ricostruito la sua attività politica. In merito alle accuse che gli vengono rivolte ha affermato che non è sua la firma per un trasferimento fondi da un libretto ad un altro, nonostante una perizia calligrafica d’ufficio abbia avuto esito contrario. Ha poi affermato che la licenza bancaria, da cui deriverebbe la presunta tangente pagata da Amati, è stata concessa quando lui non era piu’ al governo. Ha anche precisato di aver pagato la Porsche che l’accusa ritiene gli sia stata pagata, in parte, dalla fondazione per la promozione e lo sviluppo. Dopo Stolfi l’ex dirigente del psd Stefano Macina si è sottoposto ad interrogatorio. Ha confermato le dichiarazioni rese in istruttoria e ha detto che il Psd ricevette 200mila euro in libretti al portatore da Giuseppe Roberti per la campagna elettorale del 2006. Denaro che Roberti, in base alle sue informazioni, aveva ricevuto da imprenditori, e che è stato utilizzato esclusivamente per attività politica
Alle 15 riprende l’udienza con l’interrogatorio dell’ex dirigente psd Claudio Felici e poi potrebbe essere interrogato anche Moris Faetanini, la cui disponibilità è stata preannunciata dal suo difensore in aula.
Fiorenzo Stolfi, dopo una pausa concessa dal giudice alle parti per esaminare le nuove carte depositate oggi, ha reso una dichiarazione spontanea nella quale ha ricostruito la sua attività politica. In merito alle accuse che gli vengono rivolte ha affermato che non è sua la firma per un trasferimento fondi da un libretto ad un altro, nonostante una perizia calligrafica d’ufficio abbia avuto esito contrario. Ha poi affermato che la licenza bancaria, da cui deriverebbe la presunta tangente pagata da Amati, è stata concessa quando lui non era piu’ al governo. Ha anche precisato di aver pagato la Porsche che l’accusa ritiene gli sia stata pagata, in parte, dalla fondazione per la promozione e lo sviluppo. Dopo Stolfi l’ex dirigente del psd Stefano Macina si è sottoposto ad interrogatorio. Ha confermato le dichiarazioni rese in istruttoria e ha detto che il Psd ricevette 200mila euro in libretti al portatore da Giuseppe Roberti per la campagna elettorale del 2006. Denaro che Roberti, in base alle sue informazioni, aveva ricevuto da imprenditori, e che è stato utilizzato esclusivamente per attività politica
Alle 15 riprende l’udienza con l’interrogatorio dell’ex dirigente psd Claudio Felici e poi potrebbe essere interrogato anche Moris Faetanini, la cui disponibilità è stata preannunciata dal suo difensore in aula.
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