La camera ardente è allestita nella sua chiesa. La salma deposta in una bara semplice, come voleva lui. Per tutta la giornata una fila ininterrotta di persone gli ha reso omaggio. Padre Augusto Savelli, nato a Corinaldo, in provincia di Ancona, 71 anni fa, era a San Marino dal 2003 e aveva all'attivo oltre 40 anni di sacerdozio. Era un terremoto, dice chi gli ha voluto bene.
Innamorato di Gesù, con il suo entusiasmo aveva raccolto, attorno al Santuario officiato dai frati minori e sede della Guardia d'Onore del Cuore Immacolato di Maria, centinaia di persone. Tantissime le iniziative organizzate a Valdragone, su tutte, quella che si celebra il giorno 13 di ogni mese, in ricordo della prima apparizione della Madonna di Fatina, il 13 maggio del 1917. Il Santuario era sempre aperto, per tutti, anche per i parroci che spesso chiedevano di poter usufruire della struttura per le loro necessità.
La chiesa non era semplicemente un'edificio ma una realtà viva; il parco, che circonda il Santuario, era diventato luogo di incontro e di passeggiate per tanti, ed è tenuto splendidamente dai volontari che, sempre padre Augusto, ha saputo coinvolgere e appassionare. Il rapporto, con tutti, era franco e diretto. La sua giornata iniziava presto e terminava, la sera, con l'immancabile partita a carte con gli amici. Così anche ieri, fino a quando si è allontanato e, non vedendolo ritornare, lo hanno cercato e trovato senza vita sul suo letto. Il rosario si terrà questa sera, alle 20 e 30. I funerali domani alle 15.
Sonia Tura
La sua biografia
Era nato a Corinaldo (AN), l’8 aprile 1945, da Sante e Anna Bonifazi, da una famiglia residente a S. Michele al Fiume del Comune di Mondavio (PU), ultimo di quattro fratelli, dopo Giuseppina, Carlo e Rita.
Ancora in età giovanile, è entrato nei Collegi serafici dei Frati Minori delle Marche ed è diventato Francescano nel 1965 e Sacerdote nel 1973.
È stato dapprima Parroco incomparabile e indimenticabile a Macerata, nella Parrocchia S. Francesco, dove ha profuso le sue più belle ed esuberanti energie giovanili, accompagnando tante persone ai momenti fondamentali della loro vita, quali il Battesimo, la Prima Comunione e la Cresima, il Matrimonio e i funerali, divenendo un padre ed un amico per tutti coloro che vivevano l’esperienza di una comunità che attorno a lui cresceva e si fortificava, ed aveva in Lui il punto di riferimento, la sicurezza, la forza e la speranza.
Fu scelto, poi, come animatore delle missioni e sostegno dei missionari nel Convento S. Antonio di Potenza Picena (MC), prodigandosi instancabilmente per i frati missionari sparsi nel mondo, visitandoli più volte e raccogliendo per loro, per i lebbrosari e gli orfanatrofi, gli ospedali e le case di cura, offerte e regali di ogni genere. Anche lì prodigandosi instancabilmente per le varie necessità della Casa, e dei fedeli, divenendo per quel luogo un impareggiabile punto di riferimento, un animatore di varie iniziative e un porto di rifugio per consolare gli afflitti e i poveri del corpo e dello spirito. Ha svolto in tanti luoghi, con un entusiasmo contagioso e ammirevole, il ministero della predicazione e dell’annuncio della Parola del Vangelo, trascinando folle e fedeli alla devozione e alla fede. Ha suscitato tante iniziative pastorali infondendo fiducia e coraggio, ascoltando confessioni e confidenze senza numero, distribuendo abbondantemente la parola del padre e del pastore, dell’amico e del fratello, che sostiene e non abbandona mai, restituendo a tante persone la gioia della vita, la fiducia nella prova, il sostegno nella sofferenza, il coraggio nelle difficoltà.
L’ultimo periodo della sua vita l’ha trascorso nella Repubblica di San Marino, presso il Santuario Cuore Immacolato di Maria, in Valdragone. Dal 2002 è stato l’impareggiabile e indimenticabile rettore della Chiesa, Direttore e Padre delle migliaia di Guardie d’Onore del Cuore Immacolato di Maria sparse nel territorio sammarinese e italiano, l’Assistente della Fraternità dell’Ordine Francescano Secolare, suscitatore e realizzatore di tante iniziative di fede e di preghiera, restauratore della Chiesa, del piazzale e del parco, animatore del canto e della musica e di tante iniziative di carattere spirituale e pastorale, quali la Processione au flambaux del 13 di ogni mese, la settimana della Festa del Cuore Immacolato di Maria, la celebrazione quotidiana della Messa presso il Monastero S. Chiara delle Monache Clarisse, la mostra dei presepi e delle immagini della Madonna, il restauro e la collocazione nelle due chiese del Santuario di due grandi organi ottocenteschi. Con l’aiuto dei tanti amici e benefattori del Santuario, ha profuso ogni energia per dare vita ad una delle opere più significative sia del territorio della Repubblica che della Diocesi, felice di poter essere un porto sicuro di speranza per tutti coloro che si avvicinavano – ed erano sempre più numerosi – al Santuario per le confessioni e la guida spirituale, le celebrazioni e le devozioni, le confidenze del cuore, il conforto nelle lacrime, le benedizioni nella prova, la speranza nelle tante difficoltà familiari e umane che venivano affidate al suo cuore di padre.
Ha diretto migliaia di persone sulle strade della fede e della fiducia in Dio, è stato un vero padre amato e ricercato per la sua inesauribile disponibilità e la sua grande umanità e spiritualità. Chi lo incontrava una volta, difficilmente poteva poi staccarsene. Tutti hanno sentito la forza del suo cuore, la resistenza del suo animo, la grandezza della sua fede, la letizia e l’apertura solare del suo carattere, la disponibilità inesauribile del suo spirito.
Una grande perdita per i frati, per il Santuario e per la Chiesa; anche per questa terra, che potrà certo conservarne la memoria e ricordarne la grande levatura umana e spirituale di questo uomo resistente come le nostre rocce e tenero e dolce come i nostri fiori e le nostre acque.
Innamorato di Gesù, con il suo entusiasmo aveva raccolto, attorno al Santuario officiato dai frati minori e sede della Guardia d'Onore del Cuore Immacolato di Maria, centinaia di persone. Tantissime le iniziative organizzate a Valdragone, su tutte, quella che si celebra il giorno 13 di ogni mese, in ricordo della prima apparizione della Madonna di Fatina, il 13 maggio del 1917. Il Santuario era sempre aperto, per tutti, anche per i parroci che spesso chiedevano di poter usufruire della struttura per le loro necessità.
La chiesa non era semplicemente un'edificio ma una realtà viva; il parco, che circonda il Santuario, era diventato luogo di incontro e di passeggiate per tanti, ed è tenuto splendidamente dai volontari che, sempre padre Augusto, ha saputo coinvolgere e appassionare. Il rapporto, con tutti, era franco e diretto. La sua giornata iniziava presto e terminava, la sera, con l'immancabile partita a carte con gli amici. Così anche ieri, fino a quando si è allontanato e, non vedendolo ritornare, lo hanno cercato e trovato senza vita sul suo letto. Il rosario si terrà questa sera, alle 20 e 30. I funerali domani alle 15.
Sonia Tura
La sua biografia
Era nato a Corinaldo (AN), l’8 aprile 1945, da Sante e Anna Bonifazi, da una famiglia residente a S. Michele al Fiume del Comune di Mondavio (PU), ultimo di quattro fratelli, dopo Giuseppina, Carlo e Rita.
Ancora in età giovanile, è entrato nei Collegi serafici dei Frati Minori delle Marche ed è diventato Francescano nel 1965 e Sacerdote nel 1973.
È stato dapprima Parroco incomparabile e indimenticabile a Macerata, nella Parrocchia S. Francesco, dove ha profuso le sue più belle ed esuberanti energie giovanili, accompagnando tante persone ai momenti fondamentali della loro vita, quali il Battesimo, la Prima Comunione e la Cresima, il Matrimonio e i funerali, divenendo un padre ed un amico per tutti coloro che vivevano l’esperienza di una comunità che attorno a lui cresceva e si fortificava, ed aveva in Lui il punto di riferimento, la sicurezza, la forza e la speranza.
Fu scelto, poi, come animatore delle missioni e sostegno dei missionari nel Convento S. Antonio di Potenza Picena (MC), prodigandosi instancabilmente per i frati missionari sparsi nel mondo, visitandoli più volte e raccogliendo per loro, per i lebbrosari e gli orfanatrofi, gli ospedali e le case di cura, offerte e regali di ogni genere. Anche lì prodigandosi instancabilmente per le varie necessità della Casa, e dei fedeli, divenendo per quel luogo un impareggiabile punto di riferimento, un animatore di varie iniziative e un porto di rifugio per consolare gli afflitti e i poveri del corpo e dello spirito. Ha svolto in tanti luoghi, con un entusiasmo contagioso e ammirevole, il ministero della predicazione e dell’annuncio della Parola del Vangelo, trascinando folle e fedeli alla devozione e alla fede. Ha suscitato tante iniziative pastorali infondendo fiducia e coraggio, ascoltando confessioni e confidenze senza numero, distribuendo abbondantemente la parola del padre e del pastore, dell’amico e del fratello, che sostiene e non abbandona mai, restituendo a tante persone la gioia della vita, la fiducia nella prova, il sostegno nella sofferenza, il coraggio nelle difficoltà.
L’ultimo periodo della sua vita l’ha trascorso nella Repubblica di San Marino, presso il Santuario Cuore Immacolato di Maria, in Valdragone. Dal 2002 è stato l’impareggiabile e indimenticabile rettore della Chiesa, Direttore e Padre delle migliaia di Guardie d’Onore del Cuore Immacolato di Maria sparse nel territorio sammarinese e italiano, l’Assistente della Fraternità dell’Ordine Francescano Secolare, suscitatore e realizzatore di tante iniziative di fede e di preghiera, restauratore della Chiesa, del piazzale e del parco, animatore del canto e della musica e di tante iniziative di carattere spirituale e pastorale, quali la Processione au flambaux del 13 di ogni mese, la settimana della Festa del Cuore Immacolato di Maria, la celebrazione quotidiana della Messa presso il Monastero S. Chiara delle Monache Clarisse, la mostra dei presepi e delle immagini della Madonna, il restauro e la collocazione nelle due chiese del Santuario di due grandi organi ottocenteschi. Con l’aiuto dei tanti amici e benefattori del Santuario, ha profuso ogni energia per dare vita ad una delle opere più significative sia del territorio della Repubblica che della Diocesi, felice di poter essere un porto sicuro di speranza per tutti coloro che si avvicinavano – ed erano sempre più numerosi – al Santuario per le confessioni e la guida spirituale, le celebrazioni e le devozioni, le confidenze del cuore, il conforto nelle lacrime, le benedizioni nella prova, la speranza nelle tante difficoltà familiari e umane che venivano affidate al suo cuore di padre.
Ha diretto migliaia di persone sulle strade della fede e della fiducia in Dio, è stato un vero padre amato e ricercato per la sua inesauribile disponibilità e la sua grande umanità e spiritualità. Chi lo incontrava una volta, difficilmente poteva poi staccarsene. Tutti hanno sentito la forza del suo cuore, la resistenza del suo animo, la grandezza della sua fede, la letizia e l’apertura solare del suo carattere, la disponibilità inesauribile del suo spirito.
Una grande perdita per i frati, per il Santuario e per la Chiesa; anche per questa terra, che potrà certo conservarne la memoria e ricordarne la grande levatura umana e spirituale di questo uomo resistente come le nostre rocce e tenero e dolce come i nostri fiori e le nostre acque.
Riproduzione riservata ©