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Sangue a Capodanno, ad Istanbul è strage in un party

1 gen 2017
Sangue a Capodanno, ad Istanbul è strage in un party
Capodanno bagnato di sangue ad Istanbul. All’1.30 di questa notte un uomo armato è entrato in un affollatissimo locale nel quartiere di Besiktas, il night "Reina", e ha sparato all'impazzata con un fucile d'assalto durante un party, uccidendo 39 persone, di cui 24 stranieri. Numerosi anche i feriti, si parla di 69 persone. Tra le vittime straniere, sette sono saudite, tre irachene, due libanesi, due tunisine, due indiane, una da Kuwait, Siria e Israele, un belga di origine turca ed un canadese-iracheno.
Il terrorista (ma non è ancora chiaro se a sparare fosse più di una persona) è poi fuggito ed è scattata una gigantesca caccia all'uomo con il coinvolgimento di almeno 17.000 agenti, mentre il governo turco ha imposto, per ragioni di sicurezza, un “coprifuoco” sugli aggiornamenti. Non c'è stata al momento alcuna rivendicazione, ma secondo gli esperti e per Al Jazeera dietro all'attentato ci sarebbe la mano dell'Isis. I servizi di sicurezza della Turchia pensano infatti che la tempistica e il bersaglio del'attacco suggeriscano il coinvolgimento dello Stato islamico.

Non ci sono italiani coinvolti. Ne ha dato notizia il ministro degli Esteri, Angelino Alfano. E queste sembrano essere finora fra le poche certezze che emergono dopo l'attacco, che è ancora largamente avvolto nella confusione e ancora non è stato rivendicato: non si sa con certezza se il terrorista abbia agito effettivamente da solo. Di lui si sa che è entrato vestito di nero e incappucciato con un fucile automatico in braccio con cui ha sparato ad un agente di guardia al locale, che all'interno era vestito di bianco con un cappello a pon-pon bianco in stile Babbo Natale, che si è cambiato dopo aver massacrato le persone all'interno del locale.

"Come nazione ci batteremo fino all'ultimo non solo contro gli attentati dei gruppi terroristici e le forze che li sostengono, ma anche contro i loro attacchi economici, politici e sociali". Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyp Erdogan commentando la strage. "Colpiscono i civili. Noi ci manterremo calmi come nazione, stando ancora più vicini e non cederemo ai loro sporchi giochi", ha poi aggiunto.

Il presidente russo Vladimir Putin ha espresso la sua solidarietà a Erdogan. "E' difficile - ha scritto Putin nel messaggio - immaginare un crimine più cinico dell'assassinio di persone pacifiche che stanno festeggiando l'anno nuovo. Ma per i terroristi sono completamente alieni i concetti della morale umana". Il leader russo ha sottolineato che "il dovere comune è quello di respingere decisamente l'aggressione terroristica".

fm

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