Le telefonate, fino a 300 in un solo giorno, cominciavano in tono affettuoso, con frasi carine e richieste di uscire, per concludersi regolarmente a suon di offese e minacce dopo che lei ribadiva di non volerne sapere. La polizia di Bologna ha arrestato per atti persecutori un operaio bolognese di 42 anni, già con precedenti di polizia per reati simili. Per circa otto mesi, avrebbe tormentato una 21enne, anche lei di Bologna, conosciuta l'estate scorsa, quando entrambi hanno lavorato per un breve periodo per la stessa azienda di pulizie. Si è invaghito della collega e ha cercato in tutti i modi di convincerla a frequentarlo, ricevendo sempre rifiuti dalla ragazza, peraltro già impegnata in un'altra relazione. Oltre alle telefonate, in più di un'occasione l'avrebbe anche minacciata con un coltello e affrontata per strada: l'ultima volta venerdì sera davanti a un disco-pub del centro, dove lei è stata costretta a rifugiarsi spaventata. 'Sei una ladra, cacciatela via', alcuni degli insulti che le ha gridato in strada, ma i gestori del Corto Maltese di via del Borgo San Pietro hanno capito che si trattava di un' aggressione. Hanno dato assistenza alla ragazza e impedito l'ingresso nel locale all'uomo, che poco dopo è stato arrestato dalla polizia. Gli agenti hanno infatti ricostruito che a carico del 42enne c'erano già due denunce da parte della giovane. La prima del settembre scorso, nella quale si faceva riferimento alle centinaia di chiamate che lui le faceva da diverse utenze; l'ultima del 20 marzo, nella quale la 21enne aveva riferito di altre minacce, anche con un coltello, e di un'aggressione a suo padre durante uno degli incontri avuti per strada. Incontri in apparenza occasionali, ma il sospetto è che lui la pedinasse. Esaminando i tabulati telefonici, la polizia ha accertato che anche la sera di venerdì, prima dell'incontro davanti al pub, l'uomo l'aveva chiamata 57 volte.
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