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Traffico di sostanze dopanti con base a San Marino, emesse 11 misure cautelari

9 mag 2024
Foto archivio Rawpixel
Foto archivio Rawpixel

Associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze dopanti, anche ad effetto stupefacente , importazione dall'estero di sostanze dannose per la salute pubblica, ed autoriciclaggio. Sono queste le accuse che hanno portato in carcere tre persone mentre per altre otto è scattato l'obbligo di presentarsi ala polizia giudiziaria. Le 11 misure cautelari, di cui 3 arresti, sono state emesse dal gip di Rimini su richiesta della procura all'esito di indagini svolte dai Nas che oggi hanno dato esecuzione ai provvedimenti . Tra gli indagati figurano professionisti del mondo del fitness (in particolare del body building) e della nutrizione, gestori di palestre e di esercizi commerciali specializzati nell'integrazione alimentare.

Farebbero parte di un 'organizzazione strutturata con base a San Marino e con estese articolazioni internazionali per l'approvvigionamento dei principi attivi. Le materie prime - principalmente steroidi anabolizzanti, stimolanti, anoressizzanti e prodotti per la disfunzione erettile - provenienti dalla Cina, giungevano in Italia attraverso la Germania, sotto forma di polveri, per poi essere assemblate in laboratori clandestini da parte di un ristretto gruppo di fornitori, per la produzione di mix di prodotti dopanti, particolarmente dannose per la salute. Una volta realizzato, il prodotto finale veniva trasferito in un magazzino di San Marino, per poi essere spedito, perlopiù attraverso ignari corrieri, a venditori locali distribuiti su tutto il territorio italiano.

Anche 26 flaconi della "droga dello stupro" sono stati sequestrati nell'operazione che ha portato all'esecuzione di 11 misure cautelari assieme a 1200 fiale di nandrolone, 20 kg di efedrina (precursore della metamfetamina), 400 kg di principi attivi per la produzione di anabolizzanti, steroidi e ormoni della crescita, e 700mila compresse già confezionate e pronte per la vendita. Sequestrato anche un laboratorio clandestino e il magazzino di stoccaggio, dove le sostanze arrivavano nascoste all'interno di ruote di scorta. Fitta la clientela, fidelizzata negli anni, principalmente rappresentata da frequentatori di palestre, professionisti del body-building e giovani incautamente desiderosi di migliorare il proprio fisico.

Gli ordinativi delle sostanze si realizzavano attraverso comunicazioni criptate su whatsapp e telegram o mediante piattaforme web dedicate, sulle quali era possibile registrarsi e scegliere il prodotto vietato. Durante l'esecuzione delle ordinanze sono stati impiegati oltre 50 Carabinieri appartenenti ai Nas e ai reparti dell'Arma territorialmente competenti ed è stato presente personale di Europol per l'ulteriore sviluppo dei profili transnazionali dell'indagine.





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