I finanzieri del Comando provinciale di Pesaro, al termine di indagini durate due anni, hanno smascherato il cassiere di una banca in un piccolo comune dell'entroterra che, approfittando della buona fede e del rapporto di fiducia instaurato con una decina di clienti più anziani, sarebbe riuscito, da gennaio 2009 a luglio 2012, a impossessarsi indebitamente di oltre 200.000 euro. Il meccanismo era semplice: quando i clienti - quasi sempre ultraottantenni - prelevavano allo sportello, il cassiere faceva firmare loro le contabili bancarie senza importo, per compilarle successivamente indicando cifre superiori a quelle effettivamente richieste, riuscendo, così, a intascare la differenza. Il bancario, sempre secondo l'accusa, forniva il 'servizio' anche a domicilio quando i clienti - sempre molto anziani - non erano in grado di recarsi in banca. Le indagini sono state coordinate dal pm di Urbino Simonetta Catani. L'uomo è stato denunciato per truffa e falsità.
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