Usura e estorsione, queste le accuse nei confronti di un noto gioielliere di Rimini che avrebbe taglieggiato un commerciante abruzzese, ma operativo anche a San Marino. A darne notizia il sito altarimini. Il gioielliere avrebbe praticato tassi usurai - del 270% e dell'800% - a fronte di due forniture di orologi di lusso. Secondo l'accusa il commerciante, che non aveva denaro per acquistare interamente la merce, aveva firmato assegni a garanzia con importo maggiore rispetto al valore dei beni. Per la difesa dell'indagato questa ricostruzione non è per nulla veritiera. Gli assegni, secondo la tesi dell'avvocato Moreno Maresi, costituivano il pagamento di tutti i campionari di orologi, non solo delle due forniture oggetto del procedimento. A maggio, nella prossima udienza, verranno sentiti altri testimoni.
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