“Molestatore e palpeggiatore seriale di ragazzine”. Così, i Carabinieri, hanno definito il 56enne albanese arrestato ieri, e che ora deve rispondere della gravissima accusa di violenza sessuale. L'uomo, autista di autobus di linea, avrebbe agito – in genere – nelle ore mattutine, nel corso del servizio presso le scuole del Riminese. Era quello il suo “terreno di caccia”. Come quando, a marzo, a Santarcangelo, avrebbe palpeggiato una 15enne trovatasi sola sul mezzo pubblico, rivolgendole anche pesanti apprezzamenti. L'adolescente, terrorizzata, aveva raccontato tutto ai Carabinieri, che avevano così iniziato le indagini. Le manette, per l'albanese, sono scattate dopo la seconda denuncia, raccolta dai militari di Cattolica. Ad essere presa di mira – questa volta – una 18enne, amica della figlia dell'autista. Le due ragazze avevano trascorso la notte a casa dell'uomo; e quest'ultimo – il mattino seguente – si era offerto di riaccompagnare a casa, in auto, la giovane. Nel corso del viaggio – a quanto pare - avance di natura sessuale. La 18enne aveva subito mandato un messaggio vocale all'amica, dicendole che suo padre ci aveva provato nuovamente. Questo perché – a quanto pare – lo stesso copione si sarebbe verificato nell'autunno scorso, quando la ragazza era ancora minorenne. Per l'albanese è stata disposta la custodia cautelare in carcere.
Nel servizio l'intervista al Capitano Marco Califano: Comandante CC Riccione
Nel servizio l'intervista al Capitano Marco Califano: Comandante CC Riccione
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