Il 30 gennaio 1595 il drammaturgo e poeta inglese William Shakespeare con la compagnia di fiducia del bardo — la Lord Chamberlain’s Men — avrebbe messo in scena le infauste vicende degli amanti di Verona. I teatri indiziati sono due: The Curtain e The Theatre. Strutture molto in voga all’epoca (il ben più celebre Globe verrà costruito solo nel 1599). L’autore era di sicuro richiamo, la compagnia collaudata, la storia ben nota. Ispirata al The tragicall historye of Romeus and Juliet di Arthur Brooke, racconta di Giulietta Capuleti e Romeo Montecchi che appartengono a due famiglie rivali di Verona; lei sta per sposarsi con Paride, poi incontra Romeo e tutti i piani vanno all’aria. I due si sposano in segreto con la benedizione di frate Lorenzo e si separano quando il ragazzo viene bandito dalla città. Giulietta si finge morta pur di ribellarsi al volere dei suoi familiari; ignaro del trucco Romeo si toglie la vita, seguito da Giulietta stessa.
Nel tempo la vicenda dei due giovani assunse valore simbolico e viene utilizzato come esempio di amore perfetto, ma ostacolato dalla società ed è ancora oggi una delle tragedie più rappresentate e amate, nonché una delle storie d’amore più popolari al mondo.
Nel tempo la vicenda dei due giovani assunse valore simbolico e viene utilizzato come esempio di amore perfetto, ma ostacolato dalla società ed è ancora oggi una delle tragedie più rappresentate e amate, nonché una delle storie d’amore più popolari al mondo.
Riproduzione riservata ©