A Palazzo Braschi di Roma, fino al 22 marzo, si può ammirare la mostra “I vestiti dei sogni”, curata dalla Cineteca di Bologna, che propone favolosi abiti indossati da indimenticabili personaggi del cinema.
E' la grande bellezza dello schermo, coi meravigliosi costumi di scena che lasciano senza fiato, spesso premiati con l'Oscar. E dunque non si poteva non partire proprio da “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino, e dalla giacchetta colorata ideata da Daniela Ciancio per Jep Gambardella, o dal manto da strega di Ramona. Si sogna, nella mostra di Palazzo Braschi, insieme al vestito bianco virginale di Audrey Hepburn nel ballo di “Guerra e Pace”, o con quello che ha più girato il mondo, di Angelica-Claudia Cardinale nel gran ballo de “Il Gattopardo”, che viene proiettato quasi a rendere viva la sontuosa crinolina bianco latte con soli 53 centimetri di vita. E ancora l'Anna Karenina di Sophie Marceu, l'austero nero di Romy Schneider nei panni di Elisabetta d'Austria, l'ultimo Elio Germano ne “Il giovane favoloso” o i costumi cardinalizi di “Habemus Papam” di Nanni Moretti, fino ai pluripremiati abiti di Milena Canonero, la costumista degli Oscar, candidata anche quest'anno, usati in “Marie Antoinette” di Sofia Coppola, e che ha usato accessori di prim'ordine, a partire dalle scarpe firmate Manolo Blahnik. Presenti anche i musei comunali di Rimini che hanno donato i costumi ecclesiastici usati in “Roma” di Federico Fellini. Grande l'omaggio al regista, dalla Gradisca di Amarcord, alla Sandra Milo di “Giulietta degli Spiriti” che sorride dalla locandina e diventa viva nelle sale della mostra. 103 abiti che raccontano più di un secolo di storia, e di scuola italiana, considerata tra le migliori al mondo.
Francesca Biliotti
E' la grande bellezza dello schermo, coi meravigliosi costumi di scena che lasciano senza fiato, spesso premiati con l'Oscar. E dunque non si poteva non partire proprio da “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino, e dalla giacchetta colorata ideata da Daniela Ciancio per Jep Gambardella, o dal manto da strega di Ramona. Si sogna, nella mostra di Palazzo Braschi, insieme al vestito bianco virginale di Audrey Hepburn nel ballo di “Guerra e Pace”, o con quello che ha più girato il mondo, di Angelica-Claudia Cardinale nel gran ballo de “Il Gattopardo”, che viene proiettato quasi a rendere viva la sontuosa crinolina bianco latte con soli 53 centimetri di vita. E ancora l'Anna Karenina di Sophie Marceu, l'austero nero di Romy Schneider nei panni di Elisabetta d'Austria, l'ultimo Elio Germano ne “Il giovane favoloso” o i costumi cardinalizi di “Habemus Papam” di Nanni Moretti, fino ai pluripremiati abiti di Milena Canonero, la costumista degli Oscar, candidata anche quest'anno, usati in “Marie Antoinette” di Sofia Coppola, e che ha usato accessori di prim'ordine, a partire dalle scarpe firmate Manolo Blahnik. Presenti anche i musei comunali di Rimini che hanno donato i costumi ecclesiastici usati in “Roma” di Federico Fellini. Grande l'omaggio al regista, dalla Gradisca di Amarcord, alla Sandra Milo di “Giulietta degli Spiriti” che sorride dalla locandina e diventa viva nelle sale della mostra. 103 abiti che raccontano più di un secolo di storia, e di scuola italiana, considerata tra le migliori al mondo.
Francesca Biliotti
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