![GIORGIO ALBERTAZZIALBERTAZZI torna in (R)TV memorando ADRIANO (e) el DANTE](https://sanmarinortv.sm/media/cache/fe_article_detail_full_half/uploads/img/photo/b1/b100c2af9103606fcd4f7d4e2fee953bebb66285239774.jpg)
ADRIANO et DANTE e in mezzo ALBERTAZZI, grande attore a suo agio tra i miti storici e letterari come quello della YOURCENAR, che con LE MEMORIE lo ha accompagnato per quasi 30 anni in teatro e televisione. San Marino tenta di mettere ancora una volta tutto insieme... sperimenta una serie di serate teatrali nel ricordo del mattatore ultimo vero istrione del palcoscenico, insieme a DARIO FO, col quale lavorò proprio in RAI a una storia televisiva del teatro in più lezioni.
RONDONI e il Direttore Generale Carlo Romeo fanno lo stesso con lo sceneggiato sulla VITA DI DANTE introducendone vicende e vicinanze... del poeta della Commedia e dell'attore drammatico.
Ci guadagna il teatro “che non muore mai” -diceva l'artista toscano. Ci guadagna “La memoria del bello” a cui tanto teneva l'intellettuale profondo umanista, che “voleva morire in scena” coi sui quasi 93 anni ancora sul proscenio fino alla fine, ci è riuscito. Il vecchio imperatore (il personaggio) somiglia davvero tanto all'anziano interprete con la stanchezza che è stata, in età avanzata, “la forza della sua debolezza” del vivere per recitare. Il poeta fiorentino vigoroso e forte nella “VITA” proposta da RTV rispecchiava invece l'ALBERTAZZI del cinema e della maturità. Entrambi recitavano: “CERCHIAMO D'ENTRARE NELLA MORTE A OCCHI APERTI”.
fz
RONDONI e il Direttore Generale Carlo Romeo fanno lo stesso con lo sceneggiato sulla VITA DI DANTE introducendone vicende e vicinanze... del poeta della Commedia e dell'attore drammatico.
Ci guadagna il teatro “che non muore mai” -diceva l'artista toscano. Ci guadagna “La memoria del bello” a cui tanto teneva l'intellettuale profondo umanista, che “voleva morire in scena” coi sui quasi 93 anni ancora sul proscenio fino alla fine, ci è riuscito. Il vecchio imperatore (il personaggio) somiglia davvero tanto all'anziano interprete con la stanchezza che è stata, in età avanzata, “la forza della sua debolezza” del vivere per recitare. Il poeta fiorentino vigoroso e forte nella “VITA” proposta da RTV rispecchiava invece l'ALBERTAZZI del cinema e della maturità. Entrambi recitavano: “CERCHIAMO D'ENTRARE NELLA MORTE A OCCHI APERTI”.
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