Un palazzo che segna il passaggio tra Medioevo e Rinascimento: un edificio imponente, 100 metri di lati per 25 di altezza, in origine apparteneva al cardinale Raffaele Riario, il nipote e camerlengo di Papa Sisto IV della Rovere. Volle una dimora di lusso, che fosse un'opera perpetua e dunque tramandata, e che divenne, di fatto, il primo palazzo nobiliare ad essere realizzato a fine 1400 in puro stile rinascimentale. Ma da chi? Qui nasce il primo grande mistero. Il grande cortile rettangolare a tre ordini è di attribuzione bramantesca. Dunque mistero svelato? Una delle facciate ingloba la Basilica di San Lorenzo in Damaso, la prima parrocchia di Roma, ed una delle più antiche: all'interno, stanze sontuose per metratura superiori perfino a quelle del palazzo pontificio, come il Salone dei Cento Giorni, affrescato a metà del 1500 da Giorgio Vasari in soli cento giorni, appunto, che offre l'illusione del teatro attraverso la pittura, o la Sala Riaria, o Aula Magna, decorata nel 1700 sotto Clemente XI. Sede storica della Cancelleria Apostolica, ancora oggi accoglie i tribunali della Santa Sede: la Penitenzieria Apostolica, la Segnatura Apostolica e la Rota Romana.
Nel video le interviste a Maria Mari, architetta, e a mons. Nunzio Galatino, presidente Apsa (Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica)