Il Soroptimist di San Marino sempre più impegnato sul fronte nazionale e internazionale. Una delegazione guidata dalla presidente Giusi Ridolfi si è recata a Firenze, nei giorni scorsi, per l’inaugurazione di un’importante mostra a Palazzo Pitti. La rassegna dal titolo “Donne protagoniste del ‘900” esponeva infatti una sezione interamente dedicata al progetto denominato Atelier Ruanda con i gioielli in fibra vegetale realizzati dalle donne di Kigali.
Un ulteriore, prestigioso, riconoscimento è dunque arrivato a questo progetto che prevede di diversificare l’artigianato e di renderlo un’opportunità economica partendo dalle risorse umane, dai materiali, dai motivi e dalle tecniche specifiche del territorio. Si chiama intaratara l’arte antica di intrecciare piccole fibre vegetali per fare piccoli oggetti di uso domestico e che, grazie al Soroptimist e alla collaborazione con il corso di design dell’Università di San Marino, è stata applicata alla confezione di gioielli. Modelli unici e originali, che stanno riscuotendo ammirazione, consenso a livello internazionale. Oltre che sempre più acquirenti.
Un esempio straordinario in cui l’artigianato tesse il suo colloquio con la natura e affascina il mondo.
Il club Soroptimist di San Marino da anni sostiene questo progetto insieme al Soroptimist d’Italia che contribuisce a finanziarlo investendo soprattutto nelle strategie di sviluppo di un suo futuro mercato. A loro si affiancano generosamente i club Soroptimist del Lussemburgo, con la loro fondazione nazionale e il Club Kiwanis di Esch-sur Alzette che ha anche contribuito alla pubblicazione del catalogo in occasione della mostra a Palazzo Pitti.
Per le amiche soroptimiste di San Marino, ospiti delle colleghe di Firenze, è stata un’importante occasione di rinnovare antichi vincoli di amicizia e di collaborazione, oltre che di scambiarsi idee e proposte per ulteriori iniziative a favore delle donne.
Comunicato stampa
Un ulteriore, prestigioso, riconoscimento è dunque arrivato a questo progetto che prevede di diversificare l’artigianato e di renderlo un’opportunità economica partendo dalle risorse umane, dai materiali, dai motivi e dalle tecniche specifiche del territorio. Si chiama intaratara l’arte antica di intrecciare piccole fibre vegetali per fare piccoli oggetti di uso domestico e che, grazie al Soroptimist e alla collaborazione con il corso di design dell’Università di San Marino, è stata applicata alla confezione di gioielli. Modelli unici e originali, che stanno riscuotendo ammirazione, consenso a livello internazionale. Oltre che sempre più acquirenti.
Un esempio straordinario in cui l’artigianato tesse il suo colloquio con la natura e affascina il mondo.
Il club Soroptimist di San Marino da anni sostiene questo progetto insieme al Soroptimist d’Italia che contribuisce a finanziarlo investendo soprattutto nelle strategie di sviluppo di un suo futuro mercato. A loro si affiancano generosamente i club Soroptimist del Lussemburgo, con la loro fondazione nazionale e il Club Kiwanis di Esch-sur Alzette che ha anche contribuito alla pubblicazione del catalogo in occasione della mostra a Palazzo Pitti.
Per le amiche soroptimiste di San Marino, ospiti delle colleghe di Firenze, è stata un’importante occasione di rinnovare antichi vincoli di amicizia e di collaborazione, oltre che di scambiarsi idee e proposte per ulteriori iniziative a favore delle donne.
Comunicato stampa
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