Un canto popolare (archetipo di una società storica ladina governato da un matriarcato) di guerra di liberazione della donna (Dolasilla) simboleggiata dalla marmotta animale dolomitico sacro. Protagonista la figlia del re dispotico venuto a fare del Regno di Fanes, pacifista e pacifico a guida femminile, un regime di guerra e dolore in cui tutti (anche i bambini) moriranno in battaglia. Un reame di corvi spietati e ingordi (pronti a mangiare...) e bambini-marionette travestiti da topi nascosti nel sottosuolo pronti a morire di fame.
Sul palco figure meccaniche e automi simili ad animali mutanti, tra teatro di figura e fantasy nero, progettati da Paola Villani e “mossi in scena” dall'attore con il joystick come in un videogioco.
Relazione uomo-donna. Minoranze e valori sociali. Discriminazione e sottomissione: tematiche femministe da sempre, che riguardano famiglia e figura paterna (retaggio patriarcale), quell'universo maschile considerato maschilista anche oggi.
fz
Intervista con MARTA CUSCUNÀ Autrice e attrice
Sul palco figure meccaniche e automi simili ad animali mutanti, tra teatro di figura e fantasy nero, progettati da Paola Villani e “mossi in scena” dall'attore con il joystick come in un videogioco.
Relazione uomo-donna. Minoranze e valori sociali. Discriminazione e sottomissione: tematiche femministe da sempre, che riguardano famiglia e figura paterna (retaggio patriarcale), quell'universo maschile considerato maschilista anche oggi.
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Intervista con MARTA CUSCUNÀ Autrice e attrice
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