La regista Giapponesi riguardo ai maestri della Scuola emiliana del Seicento sceglie la storia di Guercino perché racconta il genio del maestro e le peripezie delle sue tante opere sparse in ogni dove. Alcune delle più importanti sono proprio a Cento suo paese d'origine. Dopo il terremoto del 2012 i quadri per un lungo periodo non ebbero una casa per cui i concittadini invece di sigillarli in un magazzino li 'prestarono' temporaneamente fuori e addirittura in Giappone. Il documento racconta anche questo incredibile viaggio. I centesi lo amano da sempre e con il documentario continuano a farlo conoscere nel mondo. Lui era un incredibile disegnatore e il film mostra anche schizzi e disegni inediti. E poi i volti dei contadini, la terra, umori e sentimenti così veri e realistici per la pittura seicentesca.
Intervento critico di Eugenio Riccòmini Esperto d'arte