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Il culto di Sant’Agata nasce a Catania dalla tradizione cristiana

5 feb 2011
San Marino - Il culto di Sant’Agata nasce a Catania dalla tradizione cristiana
San Marino - Il culto di Sant’Agata nasce a Catania dalla tradizione cristiana
Devozione popolare in tutta l’Emilia Romagna per la santa martire buona. Non lontano dal cuore della diocesi sammarinese una cittadina, la collegiata e una cappella sono dedicate alla giovane diaconessa martirizzata nel terzo secolo in Sicilia per amore della fede. In un “arringo” del Castello di Faetano si cita la festa del 5 febbraio antica ricorrenza di Agata per il saldo dei debiti e la regolazione dei conti. Dal greco Agathé: buona di cuore, la vergine torturata dal potere romano dedito agli idoli, fece i suoi primi miracoli all’ombre dell’Etna grazie al velo reliquiario bianco divenuto rosso sangue a fine eruzione vulcanica, salvando i cittadini, dalla catastrofe imminente. Ricordata nel martirologio romano e ortodosso la donna virtuosa è venerata in tutte le culture e in ogni paese anche fuori d’Europa. Sul Monte, il biennio 1739-40, la lega indissolubilmente alla libertà perpetua col Fondatore Marino nel ricordo del riscatto sammarinese dal giogo alberoniano e la ritrovata autonomia dopo la schiavitù sotto il legato papale di Ravenna. Da allora è detta “presente e bella” per sempre ogni 5 febbraio.

f.z.

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