La Divina Commedia è la lingua italiana in un percorso espositivo tutto da vedere mettendosi in ascolto del Sommo Poeta che attraverso 300 capolavori dal Medioevo al 900 parla a tutti di desiderio e amore vero, amicizia e perdono: nel “miserere di me” il chiaroscuro dalla "Selva oscura" a Dio. La mostra con i capolavori di Giotto, Beato Angelico, Lippi, Michelangelo e Tintoretto fino a Boccioni e Casorati, da guardare “col desiderio il cor disposto” per la rinascenza post pandemica. L'evento curato anche da Antonio Paolucci è ideato dal direttore degli Uffizi Eike Schmidt, che dice: “non c'è poeta più 'rappabile' di Dante”, interessante per l'estate in riviera.
fz
Intervista TGR con Gianfranco Brunelli Direttore grandi mostre Fondazione Carisp Forlì