La Deposizione di Caravaggio, gioia dei Musei Vaticani, fu inclusa nel 1797 nel gruppo di opere trasferite a Parigi in esecuzione del Trattato di Tolentino ed entrò a far parte della Pinacoteca di Pio VII dopo la restituzione nel 1816. E’ una delle tredici opere che, nel corso della Giornata Mondiale della Gioventù, saranno proposte ai visitatori del Prado per confrontarsi con il volto di Cristo. Il dipinto vaticano ha offerto alla moderna critica specialistica argomenti di riflessione e di decodificazione importanti. È stato il secondo Novecento a capire e a dimostrare che il Merisi da Caravaggio, questo personaggio irascibile e violento, frequentatore di cattive compagnie, più a suo agio fra donne di malaffare e ragazzi di vita che fra i gentiluomini e i prelati che pure lo ammiravano e lo collezionavano era uno spirito autenticamente religioso portatore delle idee e delle sensibilità più avanzate nella moderna estetica cristiana.
Valentina Antonioli
Valentina Antonioli
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